Con l’inizio del campionato, torna anche il ”Visti da vicino” targato ReggioNelPallone.it. Meno di due giorni all’esordio in campionato della Reggina, che sabato 26 alle ore 14 sfiderà la Salernitana all’Arechi. Cielo cupo nel mondo granata, dove prosegue la contestazione della piazza alla presidenza romana Lotito-Mezzaroma per via delle ben note vicende legate alla multiproprietà (il patron, come sappiamo, detiene anche la Lazio). A pochi giorni dal match, abbiamo contattato Paolo Siotto, collega di SalernitanaNews.it, il quale ha presentato ai lettori di RNP il prossimo avversario della Reggina, illustrandone la situazione.
PIAZZA DELUSA- ”E’ inevitabile non parlare dell’aspetto ambientale. Dopo la mancata riconferma di Ventura la società ha inanellato una serie di errori sotto tutti i punti di vista. Si è preso un allenatore come Castori che non si era lasciato benissimo con Salerno, poi il passaggio di Akpa Akpro alla Lazio è stato l’ennesimo segnale del discorso multiproprietà . La società è in silenzio da mesi, il ritiro fatto a Sarnano è stato fatto con riserve e giovani che verranno mandati in prestito altrove. Si arriva a questa partita in condizioni ambientali tutt’altro che semplici. Tuttavia, negli ultimi giorni è arrivato qualche rinforzo, quindi quantomeno Castori potrà schierare un undici visto che fino a qualche giorno fa era difficile anche immaginare una formazione”.
IL SILENZIO DELLA SOCIETA’- ”La società è in silenzio totale, non ha neppure presentato Castori come nuovo allenatore. Non sono stati presentati i calciatori, molti non sono stati ancora annunciati. E’ la cosa che più stranisce, perché almeno negli altri anni c’erano più conferenze, dichiarazioni ed interviste. Questa chiusura a riccio non fa che accentuare il malcontento della tifoseria. Solo qualche giorno fa hanno pubblicato una nota stampa per smentire la notizia di un incontro che si sarebbe dovuto tenere oggi tra i Della Valle, De Luca e la proprietà per trattare la cessione del club. A noi questo interessamento non risulta, ma è chiaro che il tifoso ci spera e vede nei Della Valle una sorta di oasi nel deserto”.Â
UNA GROSSA PERDITA E SQUADRA DEPOTENZIATA- ”Lo scorso anno doveva essere l’anno del rilancio, anche perché è stato quello del centenario del club e la stagione precedente si era rischiata la retrocessione. Si era partiti bene e si era fatto un buon mercato, poi Ventura era una garanzia. Il finale di stagione, invece, è stato clamoroso ed ha portato alla mancata qualificazione ai play-off. Dunque, mai come quest’anno è difficile fare pronostici, anche perché molti giocatori, come ad esempio Djuric che ha fatto 12 reti, hanno reso così per merito di Ventura. Credo che quest’ultimo fosse un valore aggiunto e senza di lui questa squadra perde molto. Poi è chiaro che il calcio può regalare sorprese, ma ai nastri di partenza, a mio avviso, questa squadra non può andare oltre un dignitoso posto al centro classifica. E sarebbe già tanto…”
L’ADDIO DI VENTURA- ”A Ventura non è stato rinnovato il contratto perché, come è stato detto dalle parti, non c’è stata intenzione di andare avanti. Evidentemente c’erano obiettivi e visioni diverse; immagino che il tecnico volesse una squadra ancor più forte mentre la società avrebbe voluto proseguire con un mercato diverso, così come dimostra ciò che si sta facendo. La diversità di obiettivi è stato alla base del divorzio”.
I REPARTI E COSA MANCA- ”In porta, Micai è ancora in organico ma è da tempo in uscita, ha un contratto pesante di altri tre anni e non si riesce a piazzare facilmente. Sabato, infatti, dovrebbe giocare Guerrieri, che negli ultimi tre anni ha giocato una partita soltanto. Poi dovrebbe arrivare Belec come primo portiere. La difesa andava rinforzata, ma non credo che coloro i quali sono arrivati possano far fare il salto di qualità . A centrocampo si son pers Kiyine e Akpa Akrpo (entrambi alla Lazio), i quali facevano fare il salto di qualità alla squadra. In attacco, escludendo Tutino, non si è fatto un passo in avanti. C’è sempre l’incognita Djuric, che di solito viaggiava sulle 6 reti ma che con Ventura è riuscito a farne 12. Vedremo se con Castori riuscirà a far bene. A centrocampo manca un regista e delle mezzali, visto che ad oggi ci sono molti esterni e in mezzo al campo vi sono solo Di Tacchio e Schiavone (oltre a Dziczek, che però ha avuto dei problemi). Numericamente gli altri reparti sono apposto”.
IL MODULO- ”Fino a febbraio, Ventura ha sempre utilizzato il 3-5-2. Castori in ritiro era partito con questa idea, poi ha lavorato molto anche sul 4-4-2, ma allo stato attuale ha pochi centrocampisti, quindi alla fine si dovrebbe andare sempre sul 3-5-2, ma adattando qualche giocatore. Ad esempio ci sono Cicerelli e Kupisz che sono esterni ma che dovrebbero giocare come mezzale”.
GLI INDISPONIBILI- ”Sicuramente non ci saranno Di Tacchio e Gyomber per squalifica, oltre a Dziczek per il problema che ha avuto. Da vedere Tutino, anche se non è stato ancora ufficializzato. Per il resto saranno tutti disponibili”.
Antonio Calafiore
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