Anche Stefano Bandecchi e la sua Ternana stanno operando a scopo solidale per la lotta al Coronavirus. Intervistato dai graffisulpallone.com, il presidente del Club rossoverde ha parlato di questo difficile e delicato momento che sta vivendo il nostro Paese, esprimendo il suo pensiero a riguardo ma non solo. Il patron del sodalizio umbro, proprietario proprietario dell’Università Nicolò Cusano e imprenditore con aziende anche in Spagna, Inghilterra, Francia e Cina, ha anche espresso il suo parere circa il futuro del campionato di Serie C.
Di seguito le sue parole:
Solidarietà in un un momento difficile – “Se vogliamo che il denaro valga qualcosa anche tra cinque o sei mesi allora chi ce l’ha deve metterlo a disposizione. C’è bisogno di tante cose, attrezzature sanitarie in primis e allora è giusto che chi più ha metta in campo il suo avere perché questo è il momento di aiutare il prossimo e se stessi”.
Cinquantamila euro raccolti con la sua Ternana ed i tifosi rossoverdi – “Abbiamo acquistato un ecografo particolare, un ventilatore e un ecografo insomma, cose utili per curare chi sta male. Ieri ho chiamato in una mia azienda in Cina, ho chiesto di avere un po’ di mascherine perché qui ce n’è bisogno. Spero arrivino in fretta”.
Sull’essere il presidente di una squadra di calcio – “Ci fanno sentire importanti e alla fine ci crediamo pure noi. Diventiamo delle personalità per la città nel momento in cui prendiamo ad occuparci della squadra di calcio. E allora qual è il modo migliore per dimostrare di valere quel titolo se non mettendosi a disposizione della comunità nel momento del bisogno? Io mi sto comportando di conseguenza. Niente di più. E sapere che i ternani apprezzano il mio impegno mi inorgoglisce. Senza parlare poi dei tifosi che in migliaia hanno inviato mail per rinunciare al rimborso degli abbonamenti”.
Sul futuro del campionato – “Quando si riprenderà? Se va bene non certo prima del primo giugno. Io prima di quella data non manderò in campo la mia squadra. Ripeto, prima di tutto la salute. Non faremo in tempo a finire il campionato? Pazienza. Si farà come nella formula uno o nel motociclismo che all’interruzione della gara fanno valere la classifica del giro precedente. E allora, per essere chiari, Reggina in serie B e le altre a fare i play off. Perché la Reggina è prima e tra l’altro con pieno merito. Per quale motivo io adesso dovrei mettere in discussione il suo primato? Così dovrebbe farsi in serie B e in A”.
Alla fine di tutto ciò… – “Può darsi che succeda quello che è successo ai nostri nonni usciti dalla guerra. Forse avremo l’atteggiamento che loro hanno avuto negli anni cinquanta, saremo tutti più uniti, più uomini. Meno personalismi più compattezza e solidarietà”.
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