Altro giro, altra corsa, altra grande partita. Anche contro il Bari, per l’attesissimo scontro al vertice, Dimitrios Sounas non ha di certo deluso le aspettative, risultando tra i migliori in campo al termine di una partita combattuta, sofferta e nella quale il centrocampista greco ha sfoderato, ancora una volta, una prestazione semplicemente mostruosa.
E’ vero, il pareggio ha lasciato l’amaro in bocca a tutti i calciatori amaranto (oltre che ai tifosi), soprattutto per le modalità in cui è arrivato e per come si era incanalata la partita. A tutti, ma a qualcuno in particolare, tra cui proprio Sounas. La sua espressione al termine della gara – ripresa all’interno del ”film della partita” postato dalla società amaranto – dice tutto. L’espressione di chi, stremato al termine dei novanta minuti, si dirige dispiaciuto sotto la curva sud, con il grande rammarico di non essere riuscito a regalare una vittoria ai propri tifosi, che tanto nel corso della partita hanno applaudito lui e le sue giocate. Già , perché contro il Bari il trequartista greco ha dimostrato ancora una volta le proprie qualità , disputando una gara sopra le righe.
Entra benissimo in partita, l’approccio è decisamente quello giusto. Da gran lottatore, greco, qual è. Devastante, come il mare (di cui lui è innamorato) forza quattro. Sembra voler spaccare il mondo e sin da subito si mostra grintoso, non perdendo mai la voglia e la forza di andare avanti, nonostante i numerosi falli che subisce e che lo vedono cadere spesso, ma rialzarsi sempre. Ancora più voglioso. Lottando su ogni pallone, lavorando molto bene in fase di recupero palla e correndo tanto, avanti e indietro, senza mai stancarsi. Sotto gli occhi di un cuore amaranto che lo guarda orgoglioso dalla tribuna, Bruno Cirillo, suo procuratore.
E no, il fallo concesso al Bari nelle battute finali (evitabile, anche a detta di Toscano) che ha poi portato al pareggio di Perrotta non può, però, cancellare la prestazione del greco che oramai si sta conquistando con pieno merito uno spazio da protagonista assoluto all’interno di questa squadra. Fallo ingenuo per certi versi, sicuramente evitabile, concesso nei minuti finali e probabilmente dettato dalla stanchezza dopo una gara trascorsa a macinare chilometri e recuperare palloni su palloni. Errori da analizzare e dai quali ripartire, di cui non bisogna farne un dramma e che non possono offuscare una prestazione di altissimo livello come quella sfoderata dal 25enne centrocampista amaranto.
Cuore, grinta e polmoni per un Sounas forza quattro, da considerare sicuramente un’arma in più per la capolista…
Antonio Calafiore
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