Dimenticare cinque anni con la maglia amaranto addosso? Impossibile. Per conferma, chiedere a Maurizio Lanzaro, non proprio l’ultimo calciatore della Reggina rimasto nel cuore del popolo amaranto. Quasi 150 partite in 5 anni in riva allo Stretto, grandi salvezze, una retrocessione, una fascia da capitano al braccio indossata nella stagione 2009/10 in Serie B ed un legame rimasto intatto, divenuto speciale, con la piazza di Reggio Calabria. E anche se adesso l’ex difensore amaranto, ancora in attività all’età di 37 anni, si trova in Spagna, a più di 2.300 km di distanza dalla città della quale è cittadino onorario, continua a seguire costantemente le vicende legate alla squadra amaranto.
”Sto seguendo la Reggina ed ho visto anche qualche partita – ha detto Maurizio Lanzaro ai microfoni di ReggioNelPallone.it – da qui seguo tranquillamente i campionati italiani. Con il cambio di proprietà a Reggio Calabria è tornato l’entusiasmo degli anni d’oro, la squadra è tra le più forti del campionato e lo sta dimostrando. Ho giocato con la Salernitana 4 anni fa e vincere in Serie C non è facile, lo dimostrano anche Bari e Catania. Mister Toscano sta facendo un lavoro eccezionale, non è facile far restare la squadra con i piedi per terra in un momento così, perchè Reggio Calabria è una piazza molto calda che ti fa sentire sulle stelle e che pretende sempre il massimo dai calciatori. Oggi la Reggina sta vivendo un momento d’oro che spero duri fino alla fine del campionato”.
E sul ritorno degli amaranto in Serie B, quella stessa serie in cui Lanzaro e la Reggina si lasciarono, il difensore dichiara: ”Me lo auguro con tutto il cuore perchè Reggio Calabria sta proprio nel mio cuore. Lì ho passato 5 anni bellissimi della mia carriera, sono cittadino onorario e per di più è anche gemellata con un’altra squadra che porto nel cuore come la Salernitana, un di più per cui dovrà vincere il campionato”.Â
*l’intervista completa disponibile a mezzanotte, all’interno della rubrica di RNP ”A tu per tu”, della quale Maurizio Lanzaro sarà ospite.
Antonio Calafiore
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