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L’espulsione rimediata sabato scorso al Silvio Piola, impedirà a Giuseppe Colucci di affrontare il Livorno, in una partita che lo avrebbe visto nei panni di ex. Il centrocampista amaranto, protagonista al Sant’Agata della prima conferenza stampa settimanale, non ha tuttavia grossi rimpianti per quanto successo in Piemonte, sostenendo di essersi sentito in dovere di difendere un compagno.
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IL ROSSO DEL PIOLA- La mia espulsione? Sono cose che nel calcio ci stanno. Quando un giocatore avversario si fa 40 metri per andare a spingere un mio compagno, io mi sento in dovere di intervenire. Ludi ha fatto proprio questo con Di Michele, ed io mi sono messo in mezzo: poi è arrivato Lisuzzo, e ci siamo ‘presi’. Qualcuno ha detto che Colucci ha perso la testa, ma in tutta sincerità non mi pento, e se tornassi indietro rifarei la stessa cosa.
BICCHIERE MEZZO PIENO- La Reggina è una squadra viva, che ha voglia di salvarsi. Bisogna ripartire dagli ultimi 20 minuti di Novara, cercando di farli diventare almeno 70-80, fermo restando che nel primo tempo anche noi avevamo avuto delle occasioni, con Campagnacci. Non dimentichiamo che siamo andati sul campo di una squadra che aveva fatto 6 gol alla Spezia e veniva da una serie di risultati importante: il bicchiere va visto mezzo pieno.
CAMPIONATO STRANO–Il Bari che vince a Vicenza? Il risultato perfetto sarebbe stato pareggio. Questo è un campionato strano, dove la Ternana vince a Crotone e poi fa fatica in casa; lo stesso Bari, prima del successo in trasferta di ieri sera, mi sembra che avesse perso 6 gare di fila. Siamo tutte lì, tra di noi ci siamo detti che servono 2-3 risultati importanti per uscire da questa situazione. Credo sia giusto vedere i passi avanti che sono stati fatti in questo periodo, in altre situazioni partite come quella di sabato scorso non le avresti riprese. Ripeto, vogliamo titarci fuori, fermo restando che siamo consapevoli di dover fare un colpaccio fuori casa.
COLPIRE PER PRIMI…Reggina che si consegna all’avversario nei primi tempi? Non sono d’accordo, ma non nego che non mi era mai capitato di andare sotto per 5 partite di fila. Tranne che col Lanciano siamo sempre riusciti a recuperare, ma il mister ci sta martellando proprio su questo aspetto: bisogna aggredire prima approcciandosi alla partita in modo differente.
FORMA E POSIZIONE- Prima di venire qui, negli ultimi due mesi avevo giocato solo una partita, contro l’Inter. Devo migliorare fisicamente, visto che non sono al cento per cento, ma la condizione migliora solo giocando. L’importante è non mollare mentalmente, la forma arriverà . Riguardo la posizione in campo, il mister contro lo Spezia mi ha spostato più avanti, con meno compiti difensivi: mi sono trovato molto bene, può essere un’opzione anche per le partite a venire.
LA BATTAGLIA DEL PICCHI-Il Livorno contro di noi vorrà prendersi 3 punti, ma lo volevano anche sia lo Speiza che il Novara. Io so cosa significa giocare di notte, in quello stadio: per fare risultato, dovremo essere battaglieri . Loro avranno due assenze importanti, visto che saranno privi sia di Berlingheri che di Siligardi: riguardo quest’ultimo, mi dispiace tantissimo che si sia rotto il ginocchio. Si, il Livorno è la sorpresa del campionato: ad inizio anno li ho affrontti col Pescara nel trofeo Morosini, e devo dire che non mi sembrarono certo irresistibili. I fatti mi hanno smentito, visto che stanno facendo un grande campionato.
NIENTE RITORNO DA EX- Ho tanti amici in Toscana, e sono contento per loro, anche se, ovviamente, spero che sabato facciano male. Si tratta di una piazza esigente, che vuole il massimo: sono stato lì un anno, in una stagione che ci vide arrivare addirittura in coppa Uefa. Conservo un ricordo assolutamente positivo, mi dispiace non poter prendere parte alla gara.
TUTTI DAL MISTER...Gli abbracci con Dionigi? Vi assicuro che non ci siamo mai detti niente prima, è una cosa che viene spontanea. Lo spogliatoio è unito, ed è legato ad un mister che ogni giorno mette amore nel suo lavoro . Peronsalmente, sono legato a lui da una vera amicizia.
PER LA MAGLIA E LA CITTA’- Al momento di tornare a Reggio non ho visto la classifica, mi è bastato sentire il presidente. Questa è una squadra con tanti giocatori di qualità , il problema è stato solo l’età troppo giovane del gruppo. E’ tutta la carriera che lotto, non mi tiro certo indietro adesso. L’importante è combattere tutti insieme per la maglia e per la città , perchè Reggio merita palcoscenici importanti.
Daniela Marino-reggionelpallone.it
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