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Dici Novara-Reggina, pensi a una parabola del destino. Nata dai piedi di Rigoni, morta alle spalle di Puggioni, ineluttabile. Una notte che sembrava un sogno diventa un misto di pioggia e lacrime amaranto. Nel patimento generale, si distingueva quello di Riccardo Colombo, complice un’espulsione che ha dato ai piemontesi il coraggio di strappare lo spareggio dalle mani della squadra di Atzori. Sabato sarà di nuovo Novara-Reggina, Colombo rivivrà quella serata, anche se con una maglia diversa…
Riccardo, inevitabile partire dallo spareggio.
“ Fu una serata strana, particolare, ricca di emozioni. La doppietta di Bonazzoli ci fece esplodere di gioia, l’eurogol di Rigoni fu una mazzata tremenda. Potessi riavvolgere il nastro, lo fermerei a quel cartellino rosso che ha preceduto la beffa finale”.
Cosa ricordi di quel concitato finale?
“Io e Bertani nel sottopassaggio, tesi e irrequieti, ognuno a seguire la propria squadra con la speranza nel cuore. Purtroppo quella sera è andata bene a loro. Appena arrivato al Novara ho dovuto subire qualche sfottò dei miei nuovi compagni, chi c’era allora si ricorda bene quello spareggio”.
Sabato sarà di nuovo Novara-Reggina, tu stavolta vestirai l’altra maglia. Sensazioni?
“Sarà particolare, impossibile non pensare a quella gara. All’inizio sarò un po’ emozionato nel ritrovare i miei vecchi compagni, poi tutto passerà”.
Riguardo la tua esperienza in amaranto, si può dire che è iniziata bene e finita male?
“Non è errato. Dispiace per come si è conclusa, c’è stato qualche problema con il presidente Foti riguardo il contratto ma adesso è tutto superato, ci salutiamo cordialmente. Sul campo è andata sicuramente meglio il primo anno, con Atzori abbiamo sfiorato la finale play-off. La passata stagione la definirei interlocutoria, tra luci e ombre”.
Le ombre si sono addensate in questa stagione, la Reggina di Dionigi è in piena zona play-out.
“Non me l’aspettavo, mi duole vedere la Reggina che lotta per non retrocedere. La società a gennaio è intervenuta sul mercato acquistando tre giocatori importanti, la risalita è possibile. La classifica cadetta è corta, bastano due-tre vittorie per rilanciarsi. Auguro alla formazione amaranto di risollevarsi, ovviamente non da questa settimana”.
La Reggina spera magari di ripetere il trend positivo del Novara formato 2013. Quali i segreti dietro la vostra rinascita?
“Io sono arrivato da poche settimane, non posso quindi conoscere a fondo le problematiche di inizio stagione. So però che mister Aglietti ha dato sicurezza al gruppo, i risultati sono arrivati subito. Viviamo un momento positivo, il gruppo è unito. Cerchiamo di imporre sempre il nostro gioco, l’allenatore ci ha dato un gioco e una mentalità definiti, dobbiamo continuare cosi, il campionato di B è imprevedibile”.
Difficile prevedere anche il vostro clamoroso 0-6 sul campo dello Spezia che è costato la panchina ad Atzori.
“Abbiamo disputato davvero una grandissima partita sul campo dello Spezia, prendendo da subito le redini del gioco, con personalità. Non nego che siamo stati favori anche dalla cattiva serata di Guarna. Peccato per la trasferta in casa della Ternana, potevamo vincere anche lì. Purtroppo ho commesso il fallo da rigore a un quarto d’ora dalla fine: nulla da eccepire, l’arbitro ha visto bene”.
Sentite di poter puntare ai play-off?
”Un passo per volta, non vogliamo farci prendere dai facili entusiasmi. Al momento abbiamo un solo obiettivo in testa, i 50 punti. Quest’anno il campionato di serie B è particolarmente equilibrato, lo testimonia la poca distanza che c’è tra play-off e play-out. Una volta conquistata la salvezza, vedremo se sarà possibile alzare l’asticella”.
Pasquale Romano – rnp
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