Serie A, serie B e serie C. Un reggino cresciuto con la Reggina, che ha indossato la maglia amaranto in tutte le categorie professionistiche. Nell’estate del 2018 un altro ritorno nella squadra che ha sempre amato, interrotto dalla sorte avversa ma avvalorato da un gesto d’amore che ha colpito tutti. Alessio Viola, è l’ospite odierno della nostra rubrica “A tu per tu”.
Alessio partiamo dalla domanda più importante, come stai?
Sto bene, anzi benissimo. Settimana prossima ho un ulteriore consulto in Belgio con il chirurgo che mi ha operato, non dovrebbero esserci problemi per l’ok. Subito dopo, mi servirà un mesetto di preparazione, ed a dicembre sarà finalmente pronto per giocare.
Che effetto ti fa vedere una Reggina così bella e vincente?
Sono felicissimo di vedere quello che sta facendo la mia squadra del cuore, meritano solo complimenti ed elogi. Il mio amore verso quella maglia lo conoscete tutti, e per questo non nego un certo rammarico nel non poter vivere da protagonista questi momenti. Il campo mi manca, credo di essere un attaccante che può ancora giocare ad alti livelli.
La rinascita è partita dall’anno scorso. Hai dovuto fare i conti con la sfortuna, ma il tuo gesto di rescindere il contratto ha colpito tutti…
Avevo un contratto che scadeva nel 2020, e lasciare Reggio e la Reggina è stato difficilissimo, un colpo al cuore. L’ho fatto per dare una mano, per consentire al club di poter reinserire un caro ragazzo ed un ottimo professionista come Ungaro, dal momento che io ero costretto a chiudere anzitempo la stagione.
Quanto ha inciso l’aspetto sentimentale, in quella rescissione?
Tanto, davvero tanto. Non so se con un’altra società avrei rinunciato ad un contratto che scadeva l’anno successivo, probabilmente non l’avrei fatto. Ma se te lo chiede la Reggina, non puoi dire no. Spero un giorno di poter tornare, così come è già successo in passato…
Questa Reggina può chiudere la stagione al primo posto?
Si, e di sicuro me lo auguro. Non scopro certo io il valore di questo gruppo. Mi sta colpendo molto l’atteggiamento della squadra, il profondo attaccamento che dimostrano vero la maglia che indossano. La Reggina è una squadra fortissima ma che ha cambiato parecchio, è una piacevolissima sorpresa vedere che un organico quasi completamente rinnovato sia riuscito ad imporsi alla grande, in così poco tempo.
Un gruppo in cui si è vista fin dal primo giorno la mano di Mimmo Toscano, reggino doc…
L’ho sempre detto, i reggini dentro la Reggina sono una marcia in più. Mio fratello Nicolas fu allenato da Toscano al Novara, e quando ha saputo che la Reggina lo aveva scelto come mister, mi ha detto che questa sarebbe stata una stagione strepitosa indipendentemente dai giocatori che sarebbero stati presi.
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