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Il campionato cadetto si avvia alle ultime quindici giornate con un unico candidato per l’oscar quale attore protagonista, il Sassuolo. Continua la marcia inarrestabile dalla formazione neroverde, spaventosa la dimostrazione di forza e solidità . Di Francesco passa anche sul campo del Vicenza (decide Berardi sul finale) e si fa beffe dei successi di Verona e Livorno. I toscani passano su un campo non semplice, quello del Cittadella, grazie alla coppia Dionisi-Paulihno, due-terzi (il pezzo mancante è Siligardi) delle fortune di Nicola. Mandorlini sorride e dimentica la crisi. La vittoria sul Varese è fondamentale perché permette ai veneti di stabilire distanze notevoli nei confronti dei lombardi, primi inseguitori a sette lunghezze.
Tonfo memorabile dello Spezia. I liguri cedono di schianto al Novara, 0-6 il risultato finale che costa la panchina ad Atzori. Il tecnico di Collepardo paga con un esonero repentino il pessimo rendimento della difesa (12 le reti subite nelle ultime tre gare) e cede il testimone a Cagni. La Juve Stabia coglie l’occasione. I campani soffrono ma battono il già condannato Grosseto, Braglia torna ad occupare l’ultima poltrona play-off. Padova, errori e sfortuna. Tra rigori falliti e traverse, Colomba non riesce a superare l’Empoli ma almeno riavvita i bulloni della sua panchina.
Crotone e Reggina, piange la Calabria. Cadute che pesano sulla classifica e sul morale per Drago e Dionigi. Nel doppio scontro diretto i pitagorici cedono alla Ternana, a Toscano basta il rigore di Vitale per sorridere. L’eccellente periodo di forma psico-fisica permette al Lanciano di superare 3 a 1 la Reggina, prestazione da dimenticare per gli amaranto, al primo ko del 2013. Pro Vercelli caparbia, Bari in caduta libera. I piemontesi non si fanno distrarre da una classifica che assomiglia ad una sentenza e superano la formazione di Torrente, sempre più in crisi e ancora alla ricerca dalla fine del tunnel. Il maltempo ferma Cesena-Ascoli e Modena-Brescia, gare rinviate al 6 marzo.
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Pasquale Romano -rnp
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