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Una notizia di quelle che fanno davvero ‘rumore’, non fosse altro per il fatto di compromettere nuovamente la solidità ed il futuro della massima espressione del basket nostrano. Giancesare Muscolino, nella serata di ieri, ha rassegnato le proprie dimissioni da Presidente della Viola Reggio Calabria. Di seguito, il comunicato stampa diffuso dal club neroarancio.
Con rammarico e dispiacere sono ormai giunto ad una decisione, frutto di un’attenta valutazione, che non posso più rimandare, e mi riferisco alla cruda necessità di annunciare le mie dimissioni dal ruolo di Presidente della Viola Reggio Calabria. La sola motivazione che, supportato dal mio staff, mi aveva spinto ad investire su questo progetto, è stata la mera passione verso la pallacanestro e verso quel nome glorioso della Viola che molto ha fatto per la storia del basket. Dal momento del mio insediamento, avvenuto tre anni fa, fino ad oggi, molti sono i mutamenti che hanno interessato questa società, e la Viola, prima sull’orlo del fallimento, ha ripreso a riaccendere l’entusiasmo dei tifosi e ad irrompere ancora sulla stampa e sui vari media. Siamo partiti in punta di piedi, saldando i debiti delle precedenti gestioni, con un progetto concreto e innovativo, che molto ha investito sui giovani e sul sociale. La Viola si è così di nuovo indirizzata al suo pubblico, aprendosi alle scuole, alle associazioni, puntando sulla diffusione dei valori dello sport e, attraverso esso, all’emarginazione dei fenomeni di devianza. Se le soddisfazioni sono state molte, attraverso campionati di vertice che in due anni hanno riportato la maglia nero-arancio all’attenzione dei palcoscenici nazionali e dei palinsesti televisivi, arrivando a disputare il campionato di DNA, con oggettività devo amaramente dire che i soli a condividere con noi queste forti emozioni sono stati i nostri tifosi.
“Sin dall’inizio dell’insediamento della società che ho avuto l’onore di rappresentare a Reggio Calabria, lo status degli enti e delle istituzioni è stato di totale indifferenza verso la nostra azione. Una indifferenza che si è rivelata non solo dal punto di vista della mancanza di ogni tipo di contributo o sostegno, ma soprattutto dalla prospettiva del supporto morale ed emozionale. Nonostante il grandissimo spazio riservato dai media, anche a livello nazionale, alle nostre attività, nessuna presa di posizione, fosse anche limitata alla mera presenza alle partite da parte dei rappresentanti delle istituzioni, c’è stata dimostrata. Non un messaggio di congratulazioni da parte di nessun ente mi è stato inviato per l’importante traguardo della Divisione Nazionale A, nessuna promessa sull’impegno nel reperimento di uno sponsor è stata mantenuta, ed attualmente la Viola è la sola società del campionato ad essere priva di un main sponsor.
Da imprenditore non posso più permettere che l’impegno preso con la Viola, sulla scia di un programma che avrebbe dovuto vedere il coinvolgimento di diversi supporters, mai effettivamente avvicinati, prenda il sopravvento sul mio lavoro e sulle mie attività, anche in considerazione del forte periodo di crisi che il nostro Paese sta attraversando, essendo, come già anticipato, il mio ruolo alla Viola mosso unicamente dalla passione e da nessun altro tipo di strumentalizzazione. Sono d’altronde venuti meno anche gli impegni di partner interni alla stessa società, i cui esiti sono stati vani rispetto ai programmi concordati.
Oggi la squadra attraversa un forte momento di ascesa, frutto delle scelte di un team competente, che quotidianamente opera muovendo un’imponente macchina organizzativa, che vede al suo interno un fiorente settore giovanile ed un florido mini basket. Non è più pensabile che tutto questo possa essere retto unicamente dalla mia persona. Il mio team continuerà a lavorare con lungimiranza, anche in considerazione della prossima stagione, in cui la Viola potrebbe finalmente rientrare nei fasti che l’hanno da sempre contraddistinta, disputando il campionato di Lega 2. Ma le condizioni che permettono una mirata programmazione vengono dunque meno”.
Lascio quindi il mio ruolo demandando ogni incarico decisionale al vice presidente Josè Campisi ed al direttore generale Gaetano Condello, i quali, pur contando sulla mia vicinanza, stabiliranno come concludere questa stagione che molto ci ha dato, ipotizzando anche, per il futuro, ad una vendita del titolo o ad uno spostamento della società; nessuno infatti a Reggio Calabria ha dimostrato di tenere alla presenza della Viola, se non i nostri tifosi, autentici appassionati, i soli che ci siano rimasti vicini manifestando condivisione per quel sogno che umilmente abbiamo intrapreso e che si stava trasformando in una sempre più concreta realtà”.
rnp
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