Nonostante la retrocessione ai playout, il suo lavoro sulla panchina della Paganese è stato ottimo, visto che al momento in cui ha preso le redini azzurrostellate, i campani sembravano già ampiamente destinati all’ultimo posto. Un trend riconosciutogli dalla stessa società, che al momento della riammissione lo ha subito contattato per la riconferma. Alessandro Erra è alla sua seconda esperienza con la Paganese, ed al momento i suoi ragazzi sono la sorpresa del campionato.
Al tecnico del prossimo avversario della Reggina, è legato un aneddoto collegato al calcio nostrano.
Era il 25 luglio 2013. L’Hinterreggio, appena retrocessa dalla 2^ Divisione di Lega Pro, annunciava l’ingaggio di Alessandro Erra come nuovo allenatore. Un corteggiamento lunghissimo, durato più di un mese e non concretizzatosi prima per questioni burocratiche, al termine del quale il club di viale Messina ed il tecnico nato a Genova si erano detti ufficialmente “si”. Sabato 27 luglio, arriva la conferenza stampa di presentazione: il progetto è ambizioso, l’obiettivo è quello di costruire una squadra che dia battaglia nei primissimi posti della classifica. Erra, che da calciatore ha militato in serie C ricoprendo il ruolo di difensore centrale, sembra davvero la persona giusta, visti soprattutto i grandi risultati ottenuti sulle panchine di Nocerina, Sambiase e Gelbison (qualificazione ai playoff, anche se il sogno promozione è sfumato in tutti e tre i casi). “Prometto impegno e determinazione”, dichiarò il tecnico ai giornalisti presenti quel giorno all’Hinterreggio Village, sotto lo sguardo compiaciuto del Presidente Pellicanò.
Martedì 30 luglio però, arriva il colpo di scena. L’Hinterreggio ed Erra si separano consensualmente dopo soli 5 giorni, proprio in vista della partenza del ritiro che avrebbe dovuto ospitare la squadra a Melia di Scilla. La società dichiara che sono sopraggiunte divergenze di vedute insanabili, dovute alle eccessive pretese del mister in merito al parco giocatori, ma non mancò qualche “spiffero” secondo il quale il club reggino fosse già venuto a conoscenza dei problemi extra calcistici che si presenteranno da lì a breve, e fu dunque costretto ad un repentino ridimensionamento del progetto.
L’avventura di Erra a Reggio Calabria dunque, è durata solo cinque giorni. In Calabria invece, arrivarono le successive esperienza con Vigor Lamezia e Catanzaro.
f.i.
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