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La rubrica dedicata agli ex amaranto, messisi in luce durante il week end calcistico. Questa settumana, la new entry di un personaggio che da queste parti resta davvero amatissimo.
ALFEDO AGLIETTI
Nato a San Giovanni Valdarno (Arezzo) il 16 settembre 1970
Ruolo: allenatore
La carriera in Riva allo Stretto- Arriva in Calabria nell’estate del ’94, per guidare l’attacco di una Reggina ancora scottata dall’eliminazione ai playoff contro la Juve Stabia. Il suo biglietto da visita, è fatto di gol: ben 45 in 2 stagioni, con le maglie di Rondinella e Pontedera. La fama di bomber che lo accompagna, in amaranto trova ampio riscontro sin dalle primissime battute: doppietta alla Turris, doppietta all’Ischia e gol contro l’Atletico Catania, per un totale di 5 centri nelle prime 3 giornate. Tra l’attaccante toscano e la gente di Reggio è amore a prima vista, ed il coro ‘dai Aglietti facci un gol’ diventa subito un autentico tormentone. Dribbling, fisicità , gran tiro, ma soprattutto una freddezza quasi disarmante, al momento di finalizzare: di gol, in quel campionato, Aglietti ne farà 20, laurenandosi capocannoniere del girone. La prodezza più importante, è certamente quella che consente alla compagine dello Stretto di sbancare il Partenio di Avellino a 6 giornate dal termine, vincendo uno scontro diretto che spalanca le porte del ritorno in B.
Confermato anche in serie cadetta, continua a far impazzire il popolo amaranto, per il quale è ormai diventato un idolo indiscusso. Altri 18 gol, altre 18 perle che trascinano la Reggina ad una salvezza che a 4 giornate dalla fine sembrava pura utopia. Proprio negli ultimi 4 turni, coincisi con altrettante vittorie, Aglietti troverà la via della rete in 5 occasioni, compresa la doppietta nel decisivo 3-1 di Reggio Emilia. Lascerà Reggio con l’invidiabile media di 38 reti in 69 gare disputate, per calcare i prestigiosi palcoscenici della serie A, destinazione Napoli.
La copertina: Novara-Verona 1-0. Fresco di rinnovo fino al 2016 con i piemontesi, l’indimenticabile bomber amaranto si regala un’autentica impresa, nel positicipo contro il Verona. Certo, a facilitare il colpaccio è stata l’espulsione di Bacinovic ad inizio ripresa (il gol vittoria di Pesce, arriverà da lì a poco), ma il successo azzurro è comunque limpido, come dimostrano i pochi pericoli corsi contro una vera corazzata come l’Hellas, ma soprattutto le grandi parate del portiere ospite, Rafael, segnalatosi come migliore in campo. Gioco ed organizzazione: il 4-3-3 di Aglietti gira a meraviglia, ed il Novara, 12 punti nelle ultime 5 partite, può finalmente guardare la zona playout con il sorriso di chi sta davanti…
fer.iel.-reggionelpallone.it
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