Tre annate (dal 2005 al 2008), altrettante salvezze in Serie A e 40 gol in 96 partite: è questo il bilancio, con la maglia della Reggina, di Nicola Amoruso, ex attaccante amaranto e ospite della mezzanotte di RNP all’interno della rubrica ”A tu per tu”.
Iniziamo dal presente di Nicola Amoruso…
Ad oggi, insieme ad un mio ex compagno di squadra (Francesco Pratali, ndr), seguiamo alcuni ragazzi, dei quali siamo agenti.
Sta seguendo la Reggina?
Assolutamente si. Ci sono le basi per fare una grande annata, c’è una grande società , un grande allenatore ed un direttore sportivo, Massimo, che ha allestito una grande squadra. Mi auguro che sia l’anno buono per tornare in Serie B.
Ha visto la partita con il Catania?
Sì, la vittoria è stata un segnale importante. Guardando la partita, l’ho immaginata in categorie più importanti, perché avrebbe avuto un gusto diverso, anche se ieri il “Granillo” sembrava proprio quello di un tempo e vedere quella curva strapiena ha fatto un certo effetto.
Da un bomber all’altro: l’ha impressionata Corazza?
Ha il gol nel sangue, sta facendo molto bene e anche ieri è stato determinate. È un ragazzo di grandi qualità e spero che sia sempre più determinante per la Reggina, che ha bisogno dei suoi gol.
Dove può arrivare questa Reggina?
Adesso è un punto dietro la Ternana, mi auguro di vederla capolista e che difenda il primato. Con questo entusiasmo e con questa squadra potrà dare filo da torcere a tutti.
Che è esperienza è stata quella alla Reggina?
Piena di ricordi, di annate intense ed emozioni bellissime e sempre vive. L’esperienza alla Reggina la colloco nel mio cuore. Cose come la storica annata del -11 non si dimenticano. A Reggio esperienza stupenda che porterò per sempre nel cuore. Dei miei ex compagni, a volte mi sento con Aronica.
Ma il suo ricordo più bello?
Di ricordi ne ho tantissimi e sono tutti belli ed emozionanti. Forse il più bello è legato a quell’ultima partita di campionato contro il Milan, nella stagione 2006/07. Fecimo un miracolo e a quel fischio finale seguì una grande emozione, conquistammo la salvezza ma fu come se avessimo vinto lo scudetto.
Antonio Calafiore
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