Le pacche sulle spalle servono a poco specie se assapori il dolce sapore del “colpo” in casa della capolista e se ti mangi le mani per aver sprecato troppo.
Si ritorna da Terni con consapevolezza e recriminazioni, ma anche con la netta sensazione che questa Reggina sia una squadra vera. I Rossoverdi vuoi per l’ampiezza e la qualità della rosa, vuoi per quanto visto in campo a tratti, sembrano confermare le indiscrezioni di questo avvio di stagione, proiettandosi tra le candidate più accreditate alla vittoria finale.
Ma di fronte a questa Ternana, gli amaranto su terreno “nemico”, hanno ampiamente dimostrato di esserci. Con qualche difficoltà in più soprattutto sotto l’aspetto della costruzione di gioco e, in alcuni momenti, anche di condizione fisica, ma comunque ancora una volta gli uomini di Toscano hanno timbrato il cartellino senza nascondersi, con autorità in alcuni casi.
E’ vero qualche recriminazione resta, cos’ come l’amaro in bocca. Un film già visto nel posticipo di Bari: una Reggina brava a tenere le linee, a trovare il gol, a sciupare le occasioni per chiudere la partita e a farsi rimontare. E qui il rammarico rischia di accarezzare un eventuale difficoltà futura. Nessuno infatti vuole mettere in “croce” dopo sole sei partite l’esperto Guarna, ma proprio per il suo curriculum l’estremo amaranto sarà chiamato già dalle prossime sfide a dimostrare le sue qualità, perché le due incertezze (con complicità della difesa che non può farsi fregare in quel modo su un traversone lento e leggibile…) oggi rischiano di pesare punti in chiave classifica.
C’è poi da analizzare un doppio aspetto: gli infortuni di Doumbia e Denis (speriamo che già domenica l’argentino possa rivedere il campo), rendono “corta” la batteria d’attacco a disposizione di Toscano. E ieri, al “Liberati” è mancato l’uomo giusto per far respirare la squadra nel momento di maggiore pressione ternano, l’attaccante di peso capace di catalizzare i lanci lunghi, difendere e far salire i compagni. L’uomo del “gioco utile”, insomma, che al momento giusto sappia piazzare la zampata finale e vincente.
Imbattibilità a parte, queste restano non due problemi ma due enormi potenzialità per la Reggina che, già da domenica pomeriggio nel nuovo big match contro il Catania, avrà necessità di maggiore freschezza soprattutto dal centrocampo in su, perché anche il Bianchi di ieri sembra dover rifiatare e rigenerarsi, così come il duo Reginaldo-Corazza a cui va bene chiedere gli straordinari ma non i miracoli. La compagine etnea arriva carica del poker rifilato alla Cavese, la Reggina consapevole delle proprie virtù e della sua consistenza. Sarà gara per “uomini duri” al Granillo.
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