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Difficoltà di costruzione palesi, unite ad un autentico suicidio difensivo. Ma anche un cuore immenso, di quelli che ti spingono a non mollare mai. La Reggina, a dispetto delle tante assenze, esce dal Braglia di Modena con un punto preziosissimo, trovato in extremis grazie al rocambolesco gol di Federico Gerardi, ultimo volto nuovo del calciomercato invernale.
ERRORE LETALE- Dionigi, tra squalifiche ed infortuni, è costretto ad inventarsi il centrocampo, con D’Alessandro interno e Bombagi dal primo minuto. In difesa torna Ely, anche perchè Freddi, pur convocato, è in condizioni fisiche precarie. Sul fronte locale, Marcolin se la gioca con il tridente: Piscitella e l’ex di turno Pagano, scorazzano ai lati del ‘cannoniere principe’ gialloblù, Matteo Ardemagni. Il match, sin dalle prime battute, non offre grandi spunti di riflessione: i gialloblù sembrano risentire parecchio delle tre sconfitte consecutive, mentre gli amaranto contengono con tranquillità e ripartono affidandosi alla catena di sinistra, laddove Di Michele e Rizzato, supportati dagli inserimenti di Barillà , provano a punzecchiare la retroguardia avversaria. Il primo brivido lo crea Ardemagni, che al 15′ scarica il sinistro dopo il lancio lungo di Pagano e la dormita di Adejo: brividi per Baiocco, ma la palla termina fuori. Il gioco continua a latitare, complice soprattutto una condizione del terreno di gioco ai limiti dell’impresentabile. Proprio quando dal Braglia piovono i primi fischi, il Modena trova l’acellerazione vincente. Al 32′, su un altro lancio di Pagano, tra il gol ed il tocco di Piscitella si frappone Adejo, il cui salvataggio sulla linea è decisivo. Dal successivo calcio d’angolo però, ecco la frittata difensiva: Di Bari calcia addosso ad un avversario invece di spazzare via il più comodo dei palloni, e per Ardemagni diventa un gioco da ragazzi infilare Baiocco da mezzo metro. Dopo essersi fatta gol praticamente da sola , la Reggina abbozza una reazione, ma è palese la mancanza di un centrocampista che prenda in mano le redini del gioco.
ANDAMENTO LENTO- Nella ripresa, dopo 8 minuti si registra il primo tiro degli amaranto: a provarci è Bombagi, il cui ‘velenoso’ destro si perde a lato non di molto. Decisamente più grande, il pericolo che al 18′ si sviluppa sull’altra sponda: Piscitella si ‘beve’ Ely con facilità irrisoria, ma Baiocco è decisivo nel negargli il gol che probabilmente avrebbe chiuso la partita. Dionigi richiama uno spento Comi per Gerardi (la mossa, si rivelerà decisiva), ed il neo entrato, al debutto, offre subito un interessante pallone a Di Michele: conclusione immediata ma debole, nessun problema per Colombi. I minuti passano, ma i punti cardine della contesa non cambiano: Modena quasi inesistente, Reggina contratta negli ultimi 16 metri. Nel finale, la compagine dello Stretto alza il baricentro: Fischnaller e Campagnacci rilevano D’alessandro ed Antonazzo, lo schieramento adesso è a trazione anteriore.
UN URLO DI SPERANZA- Proprio negli ultimi minuti, i ragazzi di Dionigi abbinano la concretezza alla volontà . Al 40′, Gerardi si ritrova una palla d’oro, ma non riesce ad angolare: Colombi ringrazia, e sventa la minaccia. Rizzato e compagni guadagnano metri, ed al 42′ Colombi è chiamato nuovamente all’intervento (non difficile, per la verità ), per impedire che l’anticipo di un suo compagno su Gerardi si trasformi in autogol. In pieno recupero, il gol che ristabilisce la parità : Fischnaller svirgola sull’invito di Campagnacci, ma il pallone rimane a due passi da Colombi e Gerardi da lì non può proprio fallire. Gli amaranto tirano un sospriro di sollievo, lasciandosi andare ad un abbraccio collettivo. Volendo guardare il bicchiere mezzo vuoto, la Reggina oggi sarebbe ai playout con il Bari. Mai come in questo momento però, il bicchiere va guardato mezzzo pieno: seconda rimonta consecutiva e quarto risultato utile consecutivo in trasferta, ottenuto tra l’altro in condizioni davvero precarie. Tirarsi fuori dai bassifondi, è ancora possibile…
Ferdinando Ielasi-reggionelpallone.it
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