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Il referto del Giudice Sportivo ha sancito l’evidenza di un episodio, o una serie di episodi, che nessuno avrebbe mai voluto commentare. Un turno di squalifica del proprio campo, cinquecento euro di multa e, soprattutto, un -3 punti alla società del Polistena, macchiatasi, scorrendo il referto di cui sopra, di un comportamento non consono ai valori sportivi che, anche a livello di calcio dilettantistico, è sempre bello e corretto poter trasmettere. Una settimana fa, infatti, si è assistito all’aggressione fisica e verbale nei confronti dei tesserati del ReggioMediterranea, squadra avversaria. Cancellata, quindi, la conseguente vittoria ottenuta sul campo. Abbiamo raggiunto telefonicamente Pasquale Rotondo, tecnico del ReggioMediterranea, che ha espresso il suo parere su quanto avvenuto.
“Il referto del Giudice Sportivo- dichiara Rotondo- si basa tutto sul rapporto avanzato dal commissario di campo. Noi, come società ReggioMediterranea, non abbiamo presentato alcun esposto o, tantomeno, ricorso. Abbiamo solo fatto presente a chi di competenza che quello che era successo, sicuramente, andava ben oltre quella che poteva essere una partita. Tra i componenti della mia squadra ci sono ragazzi del ’95 e del ’96 che hanno vissuto tutto l’incontro sotto pressione, a seguito di intimidazioni che, ovviamente, li hanno colpiti. Detto questo, ritengo giusta la decisione del Giudice Sportivo, e spero che questo episodio, almeno, serva a dare l’esempio. Si parla spesso dell’inserimento dei giovani nei nostri organici, ma andare in certi campi e assistere a quanto avvenuto non è sicuramente il massimo per il nostro calcio dilettantistico. Polistena è una piazza dalle antiche tradizioni calcistiche, e sono un po’ rammaricato che quanto avvenuto si sia sviluppato in un ambiente importante come quello. Il Reggio Mediterranea accoglie e accompagna sempre le squadre che vengono a Croce Valanidi. Noi, a Polistena, non abbiamo ricevuto nessun tipo di accoglienza, nemmeno una telefonata“.
Francesco Mansueto – Reggionelpallone.it
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