La Reggina scenderà in campo questa sera al “Granillo” per il primo turno di Coppa Italia, a distanza di cinque anni dall’ultima partecipazione, nel 2014/2015, la stagione di Serie C successiva alla retrocessione. In quella circostanza arrivò una sconfitta casalinga per 1-0 contro la Casertana che fermò immediatamente il cammino amaranto.
Nel tornare a disputare questa manifestazione, la Reggina si presenta con una veste nuova, finalmente costruita per essere protagonista in campionato e desiderosa di ben figurare anche in Coppa Italia, con l’obiettivo di battere il Vicenza e andare ad affrontare l’Empoli nel prossimo turno.
Nel costruire una squadra ambiziosa e battagliera, il club amaranto ha puntato su calciatori esperti dal passato illustre, con curriculum di tutto rispetto. Uno di questi calciatori è il brasiliano Reginaldo, che in Serie A ha indossato le maglie di Treviso, Fiorentina, Parma e Siena. Proprio con la squadra bianconera andò vicino ad una clamorosa impresa nell’edizione della Coppa Italia 2011/2012.
La formazione toscana entrò in gioco nel terzo turno e dopo aver eliminato Torino, Cagliari, Palermo e Chievo, giunse in semifinale al cospetto del Napoli di Cavani e Lavezzi, ma soprattutto di Mazzarri e Aronica. A sbloccare il risultato nella gara di andata giocata a Siena ci pensò proprio Reginaldo, che lanciato in velocità arrivò a tu per tu con il portiere partenopeo De Sanctis, lo scavalcò con un delizioso tocco sotto e depositò in rete il suo terzo gol nella manifestazione dopo la doppietta al Palermo; nella ripresa arrivò il raddoppio bianconero con D’Agostino, poi il Napoli dimezzò le distanze grazie ad un’autorete di Pesoli, dopo aver colpito due legni.
Il sogno di raggiungere la finale contro la Juventus, per il Siena si infranse al “San Paolo”, quando in mezz’ora il Napoli andò a segno due volte ribaltando il punteggio: altra autorete, stavolta di Vergassola, e gol di Cavani. Non avrebbe comunque potuto giocare la finale Reginaldo, il quale non scese in campo a Napoli poiché da un paio di settimane aveva lasciato il Siena passando al club giapponese del JEF United Ichihara; folta era tuttavia la pattuglia di ex amaranto nella squadra toscana: per Bogdani, Brienza, Gazzi e Sestu si passò dal sogno della finale alla delusione per l’eliminazione.
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