La serie C torna a 60 squadre, ed il girone C passa da 19 a 20. Questo quanto emerso dalle decisioni odierne, che hanno visto la FIGC riammettere il Bisceglie dopo quanto stabilito dal Collegio di Garanzia del Coni.
Diversa la situazione del Cerignola, ripescato dal Coni ma, almeno per il momento, tenuto fuori dal calcio professionistico. Ad illustrare la situazione è stato il Presidente di Lega Pro, Ghirelli.
“Siamo sessanta– si legge su tuttoc.com- e compiliamo i calendari il 25 luglio. Ci sono al nostro interno tutte società che hanno presentato fideiussione bancaria, mentre l’anno scorso ce n’erano almeno 10 con altri tipi di fideiussione. E sono tutte di livello alto anche quelle assicurative. Logicamente non abbiamo risolto tutti i problemi, visto che ne abbiamo uno di sostenibilità economica e dobbiamo lavorare su quello, oltre che rafforzare il nostro profilo nell’essere territorio e giovani. Il Bisceglie è la sessantesima. Il Cerignola ha vinto il ricorso, ma il Collegio di Garanzia gli ha detto che non ha perentorietà dei termini perché viene dalla Serie D e questo sarà motivo ulteriore di intervento della FIGC che andrà al TAR. Le regole sono regole: non ci sono né se né ma. Il Cerignola è una società molto valida, ha una amministrazione comunale che ha lavorato, il problema sono le tempistiche relative agli interventi operati. Secondo le valutazioni fatte, questi non corrispondono alle regole che presiedono alla iscrizione ai campionati“.
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