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MAURIZIO BRAGHIN
Nato a Biella, il 17 luglio 1959
Modulo preferito: 4-3-1-2
Curiosità: A Biella ha “scoperto” un centravanti del calibro di Alberto Giilardino, attualmente in forza al Bologna e tutt’ora nel giro della nazionale italiana.
La carriera da calciatore- Cresce come difensore nel vivaio della Pro Vercelli, che lo cede alla Biellese nel 1976/1977. Nel 1979/1980 passa al Varese, sempre in C1 e, con la squadra lombarda conosce la gioia della promozione in serie B. . In biancorosso disputa 2 tornei cadetti, prima di approdare, nell’estate 198, all’Avellino. In Campania la sua avventura dura appena 3 mesi, ma ha l’opportunità di esordire in serie A il 12 settembre 1982, in Torino-Avellino. Il ritorno-lampo a Varese, coincide con un altro torneo di B. Per le successive 3 stagioni (dal 1983 al 1986) gioca con la maglia della Triestina, sempre in cadetteria. Proprio questo periodo, sarà il più buio della sua carriera, visto il coinvolgimento nelle vicende del ‘Totonero’, che gli costano una squalifica di addirittura 3 anni. Dopo questo vero e proprio scandalo, Braghin ritorna a giocare nel 1989/1990 in C1, con il Piacenza: con gli emiliani, nel 1991 vince il secondo campionato di C. Chiuderà la Carriera nella stagione 91/92, trovando la promozione dalla C2 alla C1, nelle fila della Carrarese. Appende dunque le scarpe al chiodo a 33 anni, con all’attivo 352 presenze e 19 reti.
Palmares- 2 promozioni dalla C1 alla B (Varese, 1979/1980, Piacenza,1990/1991 ); 1 promozione dalla C2 alla C1 (Carrarese, 1991/1992).
La carriera da allenatore- Comincia ad allenare le giovanili del Piacenza, nel 1994. Nel gennaio del 2000, in coppia con Daniele Bernazzani, viene promosso in prima squadra per sostituire Gigi Simoni. Il passaggio dal settore giovanile alla serie A si rivela molto difficile, ed a fine anno gli emiliani retrocedono arrivando ultimi. Nell’estate del 2000 gli viene affidata la guida tecnica della Pro Vercelli, in C2. Il primo anno porta i piemontesi ai play-off (persi a vantaggio del Mestre), mentre il secondo conclude la stagione al 7° posto. Scende di categoria nel 2003, allenando per 2 stagioni il Rodengo Saiano, in serie D. Torna in C2 nel 2006, raggiungendo nuovamente i playoff col Pergocrema: anche stavolta gli spareggi-promozione vanno male, ed il sogno C1 sfuma contro il Lecco. Nel 2006/2007 passa all’Ivrea, ma la sua esperienza dura solo 4 mesi. Dopo un avvio di stagione alquanto deludente infatti, Braghin conosce il primo esonero della carriera.
Dal 2008 al 2010 torna ad allenare il Rodengo, salito nel frattempo in C2. Il primo anno ottiene un ottimo 4° posto, mentre nel secondo le cose vanno decisamente male, come testimoniato dal secondo esonero dell’avventura in panchina. Nel luglio 2010 torna a sedere sulla panchina della Pro Vercelli, sempre in C2 (denominata adesso Lega Pro Seconda Divisione) . La ‘maledizione playoff” si ripete con la Pro Patria, ma grazie al ripescaggio, arriva il salto in Prima Divisione. Lo scorso anno, compie il suo grande capolavoro: stavolta i playoff sorridono, e Braghin riesce a riportare in B la Pro dopo 64 anni, ottenendo la seconda promozione di fila. La società piemontese lo conferma anche tra i cadetti, ma il 15 ottobre 2012 il tecnico di Biella è costretto a fare le valigie, dopo aver raccolto 7 punti in 9 partite. A sostituitlo è l’ex amaranto Giancarlo Camolese, che però non riesce a dare quella scossa che a Vercelli si aspettavano. Durante la sosta, con i bianchi penultimi in classifica e staccati di 7 punti dalla zona play-out, a venire esonerato stavolta è Camolese, a vantaggio proprio di Braghin: vista l’attuale situazione, riuscire a centrare la salvezza avrebbe del miracoloso…
Palmares- 1 promozione dalla Prima Divisione di Lega Pro alla B ( Pro Vercelli, 2011/2012);
Precedenti con la Reggina- Sono 2 i precedenti con la squadra amaranto. Il primo in serie A, quando in coppia con Bernazzani alla guida del Piacenza, impattò 0-0 al Garilli contro la Reggina di Colomba (2 febbraio 2000). Il secondo invece, riguarda la sfida di quest’anno al Granillo, vinta per 1-0 dalla compagine dello Stretto (in questa occasione, va detto che Braghin non siedeva in panchina, perchè squalificato).
Domenico Quattrone Reggionelpallone.it
(foto: zimbio.com)
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