L’immagine della felicità . Mimmo Toscano torna finalmente a casa, coronando il sogno di allenare la squadra della propria città dopo esserne stato un amatissimo calciatore. Ed è proprio il concetto di regginità , che Toscano vuole infondere fin da subito ai suoi ragazzi.
“Vedo frenesia nel voler sapere la squadra-ha esordito- ma è l’ultimo dei problemi, serve compattezza e andare tutti nella stessa direzione. Siamo entrati marginalmente nell’argomento, valuteremo con la società chi fa al caso nostro, scegliendo prima l’uomo e il professionista, il calciatore che ha voglia di lasciare un segno, a prescindere che si vinca o si perda.  La cultura del lavoro sarà fondamentale, sull’organico sceglieremo, sarà importante però rivedere sugli spalti tutta quella gente con tanto entusiasmo, merito della società per averlo trasmesso.
Senso d’appartenenza e sacrificio, per una squadra che deve dare l’anima. “Dire che sono felice di allenare la Reggina non esprime quanto forti siano le emozioni che provo; il senso d’appartenenza deve essere la base, cercheremo di trasmettere ai tifosi tutto ciò. C’è un’idea tecnica, conta cucire il vestito giusto per il materiale umano che andremo ad avere; dovranno essere calciatori funzionali alla nostra idea e lì dovremo fare molta attenzione nella scelta. La squadra che voglio io deve essere aggressiva e propositiva, deve giocarsela con tutti e non mollare mai, dovrà uscirà dal campo sapendo di aver dato tutto e anche di più”.
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