30 maggio 1999, serie B, terzultima giornata, stadio Adriatico di Pescara. Dopo il deludente 0-0 casalingo col Genoa, la Reggina è stata nuovamente raggiunta al quarto posto: insieme agli amaranto, c’è il Pescara di Gigi De Canio. Quello dell’Adriatico dunque, è un vero e proprio spareggio-promozione, che i ragazzi di Bolchi devono tuttavia giocare in trasferta, in uno stadio che presenta più di 20.000 tifosi biancazzurri. Da Reggio Calabria, a sostenere Giacchetta e compagni arrivano 600 reggini, che inizialmente espongono un solo striscione in ricordo di Ciro, Enzo, Peppe e Simone, i quattro ragazzi salernitani drammaticamente scomparsi a causa di un incendio, sul treno che riportava a casa la tifoseria granata dopo Piacenza-Salernitana. “REGGIO PIANGE IL DOLORE DI SALERNO“, si legge nello spicchio di Curva Sud destinato ai tifosi ospiti.
Il grande sogno, rischia seriamente di svanire sul finire del primo tempo, quando l’arbitro concede il rigore agli abruzzesi dopo un fallo di Poli ai danni di Luiso. Sul dischetto si presenta Gelsi, uno dei top player di quella serie B, che dagli undici metri è un assoluto specialista. In quei secondi, è impossibile non pensare allo spareggio contro la Cremonese: a Pescara, proprio sotto quella  Curva, i calci di rigore sbarrarono la strada della Reggina di Scala, regalando la promozione ai grigiorossi. Stavolta però, l’epilogo è diverso: Gelsi calcia malissimo e spedisce a lato, si resta sullo 0-0.
Dopo aver sofferto per lunghi tratti, la compagine dello Stretto serve un conto salatissimo agli avversari. Anche questa volta, ad aiutare gli amaranto è la Dea Bendata: siamo al 4′ della ripresa, quando un innocuo lancio di Firmani viene maldestramente deviato di testa da Cannarsa, che beffa il proprio portiere per il più clamoroso degli autogol. Il Pescara si riversa tutto in attacco, per gli amaranto si aprono autentiche praterie. All’81’, il tripudio. Artico imbecca Possanzini che va via in velocità e calcia dopo aver scartato anche il portiere avversario, Gelsi salva sulla linea ma lo stesso Possanzini riprende il pallone e lo scaraventa in fondo al sacco.
Pescara 0 Reggina 2. Nello stesso stadio dove 25.000 reggini avevano perso la serie A tra applausi e lacrime, la Reggina ottiene una vittoria che vale una stagione. Lo stadio Adriatico di Pescara adesso, non viene più visto come il peggiore degli incubi…
Di seguito, il tabellino di quel Pescara-Reggina di 20 anni fa, e subito dopo gli highlights della sfida, presi dal canale youtube “Solo Amaranto Reggina-Super Greg.
SERIE B 1998/1999, 36^ giornata (30/5/1999)
PESCARA-REGGINA 0-2
Pescara: Bordoni, Galeoto, Cannarsa, Allegri, Lambertini (22′ st Baldi), Rachini, Gelsi, Sullo, Melosi (14′ st Pisano), Luiso, Esposito. In panchina: Castellazzi, Caruso, Nicola, Minopoli, Cicconi. Allenatore: De Canio.
Reggina: Orlandoni, Ziliani, Di Sole, Sussi, Giacchetta, Martino, Cozza (32′ st Briano), Possanzini, Firmani (17′ st Cirillo), Poli, Pinciarelli. In panchina: Belardi, Napolitano, Diè, Artico, Tomic. Allenatore: Bolchi.
Arbitro: Tombolini di Ancona.
Marcatori: 4′ st aut. Cannarsa, 36′ st Possanzini.
Note- Spettatori 22.000, 600 i reggini presenti. Ammoniti: Poli, Di Sole. Angoli: 10-4.
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