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Il pensiero dei protagonisti, intervenuti al Granillo subito dopo il fischio finale.
Paolo Indiani (allenatore Pontedera)- “Temevamo l’Hinterreggio sia per il positivo periodo dal quale arrivava, sia perché l’abbiamo seguita in quel di Lucca, dove ha ottenuto un pareggio che secondo me le andava anche stretto. Diciamo che siamo stati bravi e fortunati a sbloccare subito il risultato, il che ci ha consentito di esprimerci attraverso quello che sappiamo fare meglio, ossia difenderci e ripartire. Si, ci sono tanti giovani e questa è una cosa straordinaria, visto ciò che stiamo facendo. Oggi per esempio, ne ho impiegati 8 contemporaneamente. La coppia d’attacco? Sta avendo un ottimo rendimento: Grassi lo conoscevo già per averlo allenato a Lucca in Prima Divisione, mentre Arrighini era un panchinaro nella scorsa Serie D, e devo dire che è una bella sorpresa. Ripeto, quando le partite si mettono in discesa, siamo bravi nell’attaccare gli spazi che si vengono a creare. Arrighini alla Reggina? Penso che le società stanno trattando, ma mi auguro che se si raggiunsesse un accordo, possa restare da noi fino al termine della stagione. Il nostro obiettivo? Ci mancano pochi punti per raggiungere il traguardo prefissatoci ad inizio anno, vale a dire la salvezza. Certamente, vista la nostra attuale posizione di classifica, dobbiamo puntare in alto: centrare l’accesso ai play-off, sarebbe un ottimo risultato”.
Antonio Venuto (allenatore Hinterreggio)- “Una partita già difficile alla vigilia, che si è messa da subito in salita. I primi due gol subiti li dovremo rivedere, per capire se si è trattato di un errore nostro oppure della terna arbitrale, che non ha ravvisato un eventuale fuorigioco. Nel secondo tempo non siamo riusciti a trovare il gol nel nostro momento migliore, pur mettendo in campo quella grinta e quell’aggressivita mancateci nella prima frazone. Il gol a freddo ci ha condizionati, non consentendoci di esprimere quella cattiveria agonistica che deve essere tipica di chi lotta per la salvezza. Aliperta ed Impagliazzo? Sono calciatori importanti, ma probabilmente avremmo perso anche con loro in campo; preferisco parlare dei presenti. Le nostre maggiori difficoltà sono state a centrocampo, sia per demeriti nostri che per bravura del Pontedera. Questa sconfitta deve farci fare un grosso bagno di umilità. Oggi il campo dice che, come volume di gioco, non siamo alla pari delle squadre d’alta classifica. È un momento in cui bisogna fare gruppo e riprendere la strada che, fino alla scorsa settimana, ci aveva dato delle indicazioni positive. Bisogna smaltire quanto prima, le scorie conseguenti a questa battuta d’arresto. Pensiamo alla prossima sfida, e guai a piangerci addosso”.
Fabrizio Cantarella –reggionelpallone.it–
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