Il sogno amaranto finisce con una pesantissima sconfitta al Massimino. I top ed i flop della partita.
TOP
L’attacco del Catania-Di Piazza, Sarno e Marotta. Il trio offensivo etneo manda in tilt i piani della Reggina, finendo al gran completo sul tabellino dei marcatori. Sarno e Di Piazza irrompono subito sulla partita, Marotta invece entra in scena dopo essersi divorato almeno due gol, quando la Reggina concede autostrade alla manovra sicula.
Ciccio Salandria (Reggina)-Il solito combattente. L’infortunio di Kirwan lo costringe ad occupare ancora una volta un ruolo non suo. Esterno di destra, prova in tutti i modi a sopperire alla differenza di passo nei confronti dei dirimpettai avversari, trovando anche il primo gol in amaranto, che al minuto 19 illude la Reggina.
FLOP
Andrea De Falco-Sotto ritmo per tutta la gara, il centrocampo etneo lo stringe in una morsa dalla quale non si libera in nessun modo. Imperdonabile l’errore che porta il Catania a chiudere definitivamente i giochi, un pallone del genere a questi livelli lo può perdere un ragazzino alle prime armi e non certo un calciatore del suo curriculum.
Daniele Gasparetto (Reggina)-Nell’ultimo mese era stato tra gli indiscussi artefici della risalita verso i playoff. Stasera invece ha fornito la sua peggiore prova da quando è in riva allo Stretto, facendosi infilare spesso e volentieri. Una serata da incubo, contrassegnata dallo sfortunatissimo autogol che ha tagliato le gambe ai ragazzi di Cevoli.
Giovanni Ayroldi (arbitro della gara)-Il Catania ha vinto meritatamente, questo è doveroso premetterlo. Allo stesso tempo, è giusto sottolineare come il secondo gol rossazzurro sia partito da una rimessa fatta battere parecchi metri più avanti e con due palloni in campo, mentre sul 3-1 soltanto lui non ha visto la “parata” di Sarno sulla punizione di Strambelli, che avrebbe dovuto essere punita col calcio di rigore a favore degli amaranto.
*Nessun flop per il Catania-Il “pesantissimo” 4-1 con cui i rossazzurri eliminano la Reggina e si qualificano per la fase nazionale, porta Biagianti e compagni a non ricevere giudizi negativi sul piano tecnico-tattico.
f.i.
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