Nuova puntata dell’inchiesta sul calcioscommesse. I giudici delTnas, in occasione del ‘lodo Fontana’, nelle motivazioni hanno descritto Gervasoni come “personaggio di spicco della vicenda del calcio scommesse e per questo (…) perseguito dalla Giustizia penale, come tale privo di qualsiasi spessore morale e non meritevole di credito in quanto tale. Insomma, un soggetto da prendere con le molle, per il quale non doveva costituire un grave problema di coscienza ‘mettere in mezzo’ un innocente per conseguire un utile personale”.
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Dopo aver subito in un primo momento una squalifica di tre anni, l’ex portiere del Novara Alberto Fontana nel ricorso si è visto annullare la squalifica dal Tnas. Riguardo Gervasoni, secondo i giudici il suo atteggiamento aveva uno scopo ben preciso:“… Perché già colpito da una serie significativa di addebiti lo stesso soggetto tendesse ad alleggerire la propria posizione, mostrandosi collaborativo con le autorità inquirenti e decidenti, come segno di un ravvedimento tangibile per rendere credibile il quale non ci si fa scrupolo di coinvolgere anche soggetti estranei, ignari ed innocenti. Ciò avrebbe imposto un serio riscontro alle dichiarazioni del Gervasoni“.
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