“Drago non è più l’allenatore della Reggina, è un qualcosa che non avrei mai voluto dire”. E’ cominciata così, la conferenza stampa-fiume di Luca Gallo dopo l’inopinato ko casalingo contro la Sicula Leonzio.
“I risultati non son venuti-ha proseguito Gallo-non siamo riusciti a fare quello che pensavamo di fare, e quindi serviva prendere una decisione. C’è chi sarà contento di questo e chi invece si dispiacerà . Però questo è. Mancano tre partite da giocare alla fine del campionato, vediamo dove arriveremo e vediamo un attimino quello che succederà . Le responsabilità di Drago? Ripeto, non sono venuti i risultati. Non entro in disamine sul giocare male o giocare bene, le lascio ad altri. Io sono qui per portare i risultati. Oggi io ero allo stadio, così come c’eravate voi ed i tifosi della Reggina. Non so che altro dire…”.
Momento delicato, il Presidente si carica sulle spalle il peso della responsabilità così come ha sempre fatto dal suo arrivo in Calabria. “La faccia ce la metto io, quando le cose non vanno alla Reggina è colpa mia. Questo è il momento più brutto da quando ho preso la società , è un’annata particolare ed il primo ad essere deluso sono io. Drago ha un contratto importante fino al 2020, quindi pensate a quanto può dare fastidio a me questa cosa, a quanto posso essere dispiaciuto”.
Esonero maturato oggi, ma il tecnico ex Crotone ha rischiato anche dopo la trasferta di Rieti. “Speravo che col Catania ci fosse stata un’impronta che avrebbe cambiato la stagione, poi siamo andati a Rieti ed abbiamo perso, nonostante c’erano più tifosi della Reggina che del Rieti, ed io sono rimasto malissimo per loro. Già li ho traballato parecchio…”.
Foto: Lillo D’Ascola
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