Una sana autocritica, unita alla volontà di raggiungere un importantissimo obiettivo. Daniele Gasparetto, è stato ospite della trasmissione “Momenti Amaranto”, in onda su Video-Touring e condotta da Michele Favano.
Di seguito, tutte le sue dichiarazioni.
IL KO DI RIETI-Veniamo giudicati una squadra forte, ma questo poi va dimostrato in campo. Chi gioca contro la Reggina dà qualcosa in più, così come succede con altre squadre blasonate come il Catania: c’è più visibilità , più gente che ti vede e questo stimola le realtà magari più piccole. Il fallo di Palma su Kirwan? Si, dal campo si era visto quanto fosse brutto, anche se magari non così brutto da come è sembrato in televisione. Siamo andati in tre-quattro dall’arbitro a chiedere perché non lo avesse almeno ammonito, lui ci ha risposto che ha visto e l’intervento non gli è sembrato pericoloso. Tutte le squadre di Capuano sono sempre state impostate allo stesso modo, ovvero lotta sulle seconde palle e ricerca della “rissa”, lui è molto bravo a tirare fuori queste caratteristiche dai giocatori. Non mi ricordo che il Rieti abbia fatto azioni o che abbia creato chissà cosa.
PIU’ GRINTA-Se fossimo allenati da uno tipo Capuano? Magari avremmo fatto una partita come quella che ha fatto il Rieti, ma non avremmo fatto una partita come quella giocata da noi contro il Catania. E’ vero che dobbiamo essere più bravi, di certo Drago non ci dice di andare in campo senza grinta. Sotto questo aspetto però dobbiamo migliorare, la C impone la caratteristica agonistica, più della tecnica e della tattica.
CONVINTO IN MEZZ’ORA-Ho giocato sia a tre che a quattro in carriera, a Ferrara giocavo centrodestra ed anche centrale. Come mi hanno convinto ad accettare Reggio? Non c’è da essere convinti, la piazza e la sua storia parlano da sé e per me è stato un onore. Il Presidente ha un entusiasmo enorme, ha ambizione e vuole portare la Reggina almeno in B. Mi hanno convinto in mezz’ora, da quando mi ha chiamato il Procuratore ho firmato in un’ora. I numeri di Reggio sono da categorie superiori, non si trovano in C o meglio sono pochissime le piazze che li fanno. Dobbiamo essere bravi ad aumentare l’entusiasmo, i tifosi per noi sono importanti.
La Ternana? L’anno scorso abbiamo fatto molto male in B e siamo retrocessi, la società ha tolto quasi tutti e siamo rimasti solo in due, io e Defendi. Non me ne volevo andare da retrocesso, volevo tornare in B e dare una gioia ai tifosi, per questo a gennaio ho rifiutato delle offerte. Poi, come dicevo prima, ha chiamato la Reggina, e di fronte al progetto di Gallo, ad una città e ad una tifoseria del genere, non ho potuto dire di no.
CONCETTI E COLLETTIVO…I moduli per me sono relativi, si parla di concetti e di idee ma il modulo resta un numero. Dobbiamo essere bravi a mettere in campo i nostri valori, e rimanere altrettanto umili per dimostrare che certi valori ce li abbiamo. Su chi fare la corsa? Su noi stessi, se noi vinciamo le partite che ci restano ai playoff entriamo. Facciamo il nostro, e facciamolo bene. Io quello dal rendimento più continuo? Non guardo i voti, ma fa piacere sentirselo dire. In ogni caso, è la squadra che fa il singolo, e non il contrario, soprattutto in serie C. Prima dicevate che Bellomo col Catania ha fatto bene ed a Rieti ha fatto male, ma nel primo caso tutta la squadra ha girato, facendo così risaltare le sue qualità che sono grandissime, mentre nel secondo abbiamo fatto male tutti e di conseguenza anche lui. Conson? E’ un compagno ottimo, si può fare affidamento su di lui dentro e fuori dal campo.
UN OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE-Sappiamo che se avessimo vinto a Rieti contro la Sicula sarebbero venuti tantissimi tifosi, e per questo siamo rammaricati. Nel calcio però bisogna chiudere le parentesi, dobbiamo pensare alla prossima che è fondamentale perché non si può tornare indietro. Sappiamo che l’obiettivo è quello dei playoff, è chiaro che se non ci entriamo si è sbagliato qualcosa ed i primi responsabili saremo noi che scendiamo in campo. Siamo i primi a voler regalare questa gioia ai tifosi ed al Presidente, lavoriamo ogni giorno al cento per cento per l’obiettivo.
UN DERBY AMARO…Il mancato impiego col Catanzaro? Ha fatto bene Cevoli, la squadra stava facendo benissimo ed io ero arrivato da soli due giorni, non sono nessuno per scendere subito in campo. Quello scenario bellissimo, quel derby, era giusto che lo vivessero altri. Io sono un giocatore che cerca sempre di dare il massimo, ma non è che entra Gasparetto e cambia la partita…
SERVE L’AIUTO DI TUTTI-Martiniello? A Rieti è stato bravo, è entrato bene in partita e si è fatto trovare pronto. Adesso dovrà essere bravo a farsi trovare pronto anche le altre volte in cui verrà chiamato in causa. La rosa è lunga, sarà molto importante anche l’apporto di chi entra dopo aver trovato poco spazio.
Commenti