Spazio a chi può fare calcio, stop ad improvvisazioni e raggiri. La promessa fatta pubblicamente da Gravina e Ghirelli, trova conferma anche nel Consiglio Federale di oggi.
“Nasce così una sorta di ‘Black list’- si legge nel comunicato della Figc-che impedisce di acquistare una società a quei soggetti che negli ultimi cinque anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, amministratore o dirigente con poteri di rappresentanza in ambito federale in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.
“È un richiamo al senso di responsabilità di tutti gli imprenditori che vogliono entrare nel mondo del calcio”, ha spiegato Gravina, riferendosi in particolar modo a quei ‘liquidatori seriali’ di società che creano un danno diretto al territorio e un danno indiretto a tutto il calcio italiano. I requisiti di onorabilità e solidità finanziaria previsti devono essere soddisfatti anche dai soggetti che detengano il controllo delle persone giuridiche che intendano acquisire la partecipazione; dovranno garantire una capacità finanziaria ed economica tale da far fronte, in misura proporzionale alla partecipazione acquisita, alle attività di impresa derivanti dal fatturato medio degli ultimi tre esercizi, inoltre garantire per la Serie B e la Serie C, sempre in misura proporzionale alla partecipazione, una fideiussione bancaria a garanzia dei debiti sportivi scaduti per la stagione in corso.
Confermata anche la diminuzione di rinunce consentite. L’esclusione dal campionato avverrà automaticamente alla seconda rinuncia, e non più alla quarta.
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