La netta affermazione contro il Catania, sia sul piano della prestazione che del risultato, ha risollevato il morale in casa Reggina, la fiducia è nuovamente tangibile in tutto l’ambiente amaranto e il decimo posto è tornato ad essere un traguardo raggiungibile.
I cinque punti che dividono la Reggina dall’ultimo posto utile per i playoff, a sei giornate dalla fine, sembrano ancora molti, eppure Conson e compagni possono ancora essere padroni del loro destino grazie al calendario di questo rush finale. Domenica trasferta a Rieti, contro la compagine attualmente quartultima, capace nel posticipo del lunedì sera di imporre il pari alla Juve Stabia, dopo aver sconfitto nelle ultime settimane anche Catanzaro e Viterbese; le quattro gare successive saranno invece per la Reggina altrettanti scontro diretti contro le squadre che la precedono in classifica.
Il 7 aprile al “Granillo” arriverà la Sicula Leonzio, in questo momento a +3 sulla squadra di Drago; la settimana successiva trasferta campana in casa della Cavese, per adesso a +4 sulla Reggina, una delle squadre più in forma del momento, 4 successi e 6 pareggi nelle ultime 10 gare giocate (meglio hanno fatto solo Trapani e Potenza) e reduce da una clamorosa rimonta a Rende, da 3-0 a 3-3, pareggio ottenuto al 96′. Alla vigilia di Pasqua ultima gara interna al “Granillo” contro la Casertana, attualmente con un margine di 5 punti su Conson e compagni e in piena zona playoff; il cammino amaranto terminerà a Vibo il 28 aprile contro la compagine di Nevio Orlandi che come la Casertana, si trova al momento a +5.
Da non dimenticare che il 5 maggio la Reggina sarà poi costretta al riposo forzato con tre punti che arriveranno a tavolino per la sfida prevista da calendario con il Matera, un altro possibile vantaggio da sfruttare, ma soltanto dopo aver fatto il proprio dovere nelle precedenti sfide. Ripetendo la prova offerta contro il Catania, avere la meglio in questi scontri diretti dal sapore di spareggi non pare essere un’utopia.
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