L’ex presidente amaranto Mimmo Praticò ha parlato all’interno della puntata odierna della trasmissione Fuorigioco, in onda su Rtv e condotta dall’amico e collega Andrea Ripepi.
“Da cittadino reggino e tifoso della Reggina – ha detto Praticò – mi corre l’obbligo di ringraziare Gallo che sta dando continuità a questa squadra e questa società . Questa squadra non ha ancora dato quello che poteva dare, ma nonostante ciò ieri ha disputato una grande partita. I ragazzi hanno intrapreso una strada che, continuando così, li porterà ad un buon finale di stagione.
Ieri il Catania è stato inesistente. Forse sono stati un po’ presuntuosi, pensavano che la Reggina fosse quella vista a Pagani, ma si sono sbagliati. Gli amaranto avrebbero potuto fare anche cinque gol”.
Dal periodo negativo alla rinascita – “Non credo che i calciatori della Reggina debbano essere messi spalle al muro. Sono giocatori e uomini di qualità , hanno capito che la partita era di quelle importanti, da non sbagliare, e non hanno deluso dando ognuno il meglio di se”.
Sulla prestazione di Pagani – “Probabilmente i calciatori sono scesi in campo pensando che fosse una partita facile, invece la Paganese ha giocato bene per quelle che sono le sue potenzialità . La gara è stata presa sotto gamba e nel finale si è anche rischiata la beffa, evitata da una grande parata di Confente che è stato molto bravo”.
Su Doumbia, Strambelli e Bellomo – “Simbiosi perfetta tra Doumbia ed il ruolo di punta, ha disputato una grande partita. Per quelle che sono le sue qualità , ad oggi, penso stia dando il 50-60% di quello che potrebbe dare. A mio modesto parere ha enormi qualità , può dare molto di più. Strambelli ha fatto molto bene, Bellomo è la ciliegina sulla torta di questa squadra. Con lui in campo il tasso qualitativo della squadra si alza del 20%. Non so come faccia a giocare in questa categoria, non credevo fosse tanto forte. Quello in cui ha giocato ieri è stato il ruolo a lui più congeniale”.
Sulla partita col Rende – “Con il Rende la Reggina pensava di trovare una squadra più debole, anche se in certi momenti ha dominato. Questa squadra, ad oggi, prende contezza che il campionato di Serie C è il campionato dell’aggressione, dove chi aggredisce l’avversario ha una marcia in più rispetto a chi attende”.
Sul pubblico – “Il pubblico del Granillo di ieri non era da Serie C, il numero di spettatori è importantissimo. Il tifoso deve amare la propria squadra nonostante qualsiasi risultato e categoria. È normale che il tifoso voglia vedere vincere la propria squadra, ma il legame con essa non può dipendere dai risultati. Credo che la vittoria affratelli. I risultati portano i tifosi a ritrovarsi tra di loro. I calciatori di qualità che sono arrivati hanno portato entusiasmo e la squadra ha trascinato la gente allo stadio”.
Esonerare Drago dopo Pagani? “Anch’io, fossi stato il presidente, avrei continuato con lui”.
Su Drago – “Oltre ad essere una persona per bene, è un grande allenatore. Secondo me avrebbe dovuto capire e plasmare ciò che aveva in mano. In questi 15 giorni è riuscito a farlo ed i risultati si sono visti”.
Dominio Catania negli anni passati, ma da qualche tempo il trend si è invertito – “Ricordo che un tempo, all’uscita dello stadio vi erano i catanesi che danzavano dopo la partita, per loro Reggio Calabria era un terreno di conquista. Solo negli ultimi anni abbiamo iniziato a competere allo stesso livello con il Catania”.Â
Sulle reti di Strambelli – “Il primo gol non è stato molto difficile. Il terzo gol, invece, mi è piaciuto tantissimo, è stato un’opera d’arte”.
Messaggio ai tifosi amaranto –Â “Ai tifosi amaranto dico di stare sempre e comunque accanto alla squadra, indipendentemente dalla dirigenza. La Reggina si deve amare a prescindere. Tifosi si nasce”.Â
Sull’applauso a lui rivolto nell’ultima gara da presidente – “Mi ha colto di sorpresa, non me lo aspettavo. Riflettendoci, ho pensato che la gente ha apprezzato molto il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. È un momento che porterò con me fino alla morte”. Â
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