Arrivato in prestito dal Chievo Verona in estate, Alessandro Confente è cresciuto molto in riva allo Stretto dove, partita dopo partita, ha dimostrato di essere all’altezza nel difendere la porta amaranto. Un inizio altalenante aveva mosso qualche critica nei suoi confronti, in particolar modo in seguito alla gara d’andata contro il Catania, decisa proprio da un suo errore in uscita che permise a Marotta di insaccare il pallone in rete a due minuti dalla fine. Al termine di quella gara, furono molte le critiche nei confronti del giovane portiere veneto, inizialmente ritenuto inesperto e non all’altezza.
Oggi, invece, a distanza di quattro mesi, Confente si è preso la Reggina, dove incarna il ruolo di titolare inamovibile. A suon di parate strepitose, interventi provvidenziali e salvataggi miracolosi, il giovane 20enne ha dimostrato di poterci stare benissimo all’interno della squadra amaranto, da lui tenuta a galla più volte evitando che sprofondasse. Merito delle sue qualità , delle sue doti, messe in campo anche ieri contro gli etnei. Poco impegnato dall’attacco rossazzurro, al 15′, un minuto più tardi del gol, opera una gran parata sul tiro di Bucolo, evitando il possibile pareggio degli etnei. L’estremo difensore amaranto continua a convincere e per la Reggina è un aspetto molto importante.
Da Catania al Catania. Tre mesi dopo, la rivincita di Alessandro Confente.
Antonio Calafiore
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