“L’orizzonte non è amaranto, ma è grigio per le tante nubi che si addensano”. Comincia così l’analisi del collega Natalino Licordari, riguardante il momentaccio che sta attraversando la Reggina.
“Drago non ha ancora trovato la giusta medicina- si legge sulla Gazzetta del Sud-per guarire la sua Reggina. O almeno la cura, fino al momento, non ha dato gli effetti sperati. A Pagani, contro una formazione di levatura mediocre, la squadra ha rimediato un modesto pari ma ha rischiato di capitolare ancora nel finale. C’è stata la modifica del modulo, il tecnico è passato al 3-5-2, ma la musica non è cambiata. Il piatto piange, gli interrogativi aumentano anche se la zona playoff è distante solo tre lunghezze”.
Una corsa playoff, su cui sta pesando la penalizzazione dovuta alle inadempienze della precedente proprietà . “…senza handicap, Conson e compagni sarebbero quinti e non tredicesimi. Non deve comunque costituire un alibi il pesante fardello, questa squadra, potenziata nel mercato di gennaio, può e deve fare di più”.
Chiusura sui singoli, tra conferme e delusioni. “A Pagani ha brillato solo il reparto difensivo dove Conson e Gasparetto, ancora una volta, sono stati tra i migliori. L’ex stopper della Ternana, scelto da Taibi, è stato uno degli acquisti più azzeccati. Ottimo pure il rendimento di Confente, che dopo qualche incertezza iniziale sta sfoderando prestazioni importanti. Deludente invece, fino al momento, Baclet, che a Pagani si è fatto pure espellere lasciando la squadra in dieci”.
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