Quando Auteri vede amaranto, si esalta. Cinque vittorie e due pari negli ultimi quattro anni. Il bilancio è tutto a favore del tecnico del Catanzaro. Matera, 11 ottobre 2014. Ha qui inizio la sua, personale, striscia positiva contro la Reggina. Albadoro all’ 82′ infligge alla gestione Cozza la quinta sconfitta in otto giornate. E’ l’anno del doppio successo calabrese nel play-out contro il Messina. E’ anche e soprattutto l’anno del fallimento.
Si torna in campo qualche mese dopo, al Granillo. Per la Reggina vanno a segno Viola ed Ungaro (quasi allo scadere), ma il risultato sorride ancora una volta al Matera di Auteri. Nonostante il campo dicesse Serie C, gli amaranto scendono agli inferi. Nuova società e l’ambizione di risalire presto la china. Le strade con l’allenatore siciliano non si incroceranno per dodici mesi.
La sconfitta in semifinale play-off con la Cavese non scalfisce le velleità dei Praticò. E’ ripescaggio. Auteri torna al Granillo da avversario. Ancora ottobre. Ed il nuovo corso Zeman dopo nove giornate ha raccolto undici punti. La Curva Sud, per l’occasione, sfodera una straordinaria coreografia. Sul campo, però, arriverà una delle più cocenti umiliazioni che la storia amaranto ricordi. Il Matera di Auteri infligge un pesantissimo 2-6 agli avversari. E nel post-gara lo stesso tecnico si lascia andare a dichiarazioni alquanto discutibili. “Non esiste giocare una partita così, in cui abbiamo rischiato e fallito tante occasioni. E’ stata una gara in bilico fino all’ultimo nonostante quanto creato”.Â
La stagione successiva, sotto la gestione Maurizi, rende meno amaro il bottino della Reggina. Pari all’andata (Sparacello risponde a Dugandzic), stesso risultato al ritorno. Domenica con il Catanzaro si rinnoverà la sfida. Che giusto un girone fa ha visto ancora Auteri uscire vittorioso con un gol nel finale di Infantino. C’è un tabù da sfatare. Magari emulando la doppia vittoria ottenuta nella stagione 2011/12, quando lo stesso tecnico sedeva sulla panchina della Nocerina…
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