Settimane intere ad aspettarlo, pochi minuti per gioire insieme. Allain Baclet, quinto colpaccio del faraonico mercato amaranto, si prende subito la scena e lascia la Reggina in quinta posizione, riacciuffando il Monopoli nel match-playoff del Veneziani. Ottavo risultato utile di fila, per una squadra che non vuole fermarsi.
BELLOMO DAL 1′, TORNA SALANDRIA-Tre moduli diversi in altrettante gare. Cevoli cambia ancora, e questa volta, pur ripartendo dalla difesa a tre, propone il doppio trequartista alle spalle dell’unica punta: Bellomo viene preferito a Tulissi e si posiziona vicino a Strambelli, il più avanzato del reparto d’attacco è Doumbia. Solo panchina per Baclet, mentre in difesa Pogliano sostituisce lo squalificato Solini ed a centrocampo Salandria si riprende un posto da titolare, accanto a De Falco. Il Monopoli replica col 3-5-2, con Sounas “cervello” della manovra e coppia d’attacco formata dal duo Mangni-Salvemini.
PARTENZA D’AUTORE-La Reggina parte fortissimo. Strambelli, ex accolto da cori offensivi ed una selva di fischi, dopo soli 3 minuti lascia partire un autentico bolide dai 30 metri, ma un grande riflesso di Pissardo, che si rifugia in angolo, nega l’eurogol al fantasista. Al 7′ Doumbia sfonda come un treno in corsa ed entra nel cuore dell’area pugliese, prima di essere fermato sul più bello al momento del tiro; la difesa locale tuttavia sbaglia il rinvio, ed è costretta a fermare con le cattive Strambelli proprio sul limite dell’area. La punizione viene calciata dallo stesso numero 29, che spedisce fuori di poco alla sinistra di Pissardo. Il pallino del gioco è dalla parte degli amaranto, che prendono metri con l’autorità di una grande squadra.
LE FRECCE NERE-Il Monopoli contrasta con ordine ed organizzazione, e quando si riversa in avanti attacca sistematicamente sul lato di Doudou Mangni (capocannoniere del “gabbiano” con 8 reti), servito dal raffinato piede di Sounas. La cerniera difensiva della Reggina si fa trovare pronta, raddoppiando con efficacia sul guizzante italo-senegalese. Dall’altra parte, è Doumbia a tenere sotto pressione gli avversari, attraverso folate continue e duelli all’ultimo respiro. Al 31′ Confente viene chiamato alla prima parata, per disinnescare l’insidiosa botta di Sounas. E’ la terza ed ultima occasione, di un primo tempo vibrante ma non certo ricco di emozioni.
BACLET, L’ATTESA GIUSTIFICATA…Rispetto al primo tempo i padroni di casa provano a rendersi più offensivi, ma è sempre la Reggina a far venire i brividi alla difesa avversaria. Al 52′ Doumbia arpiona un pallone dalla sinistra e lo serve a Strambelli, il quale si divora un’occasionissima calciando a lato da due passi. Inizia il valzer dei cambi, quello amaranto porta all’esordio di Baclet, che prende il posto proprio di Strambelli. Al 65′, la doccia gelata. Gli amaranto si suicidano, prendendo come a Viterbo una ripartenza horror da un piazzato a proprio favore: Doudou Mangni controlla e aspetta l’arrivo di Paolucci, che in beata solitudine appoggia in gol. Neanche il tempo di mettersi le mani nei capelli, che Baclet, entrato da appena sei minuti, fa capire a tutti il motivo per cui Taibi lo ha inseguito per mesi e mesi. Il cross di Sandomenico (anche oggi nell’inedito ruolo di esterno basso) è perfetto, l’ex Cosenza brucia compagni ed avversari e con un preciso tocco in elevazione infila tra palo e portiere.
BRIVIDI FINALI-I taccuini adesso si riempiono in maniera frenetica. Donnarumma potrebbe siglare il terzo gol di giornata nello spazio di tre minuti, ma il suo tiro cross “muore” sulla traversa. Gli animi si surriscaldano, Bellomo va “face to face” prima con Scienza e poi con Donnarumma. L’ex Bari, salito esponenzialmente di tono nella ripresa, al 75′ va vicino al jolly dalla lunga distanza su punizione. All’81’ invece, la palla del sorpasso ce l’ha Redolfi, ma il colpo di testa del centrale amaranto, sugli sviluppi di corner, sfiora il palo e va sul fondo. Sui titoli di coda la compagine dello Stretto arretra notevolmente, ma il “gabbiano” non riesce ad impensierire più Confente, complice la lentezza con cui Gerardi, altro ex della partita, controlla un pallone nel cuore dell’area.
Il tour de force di quattro sfide in quattordici giorni, finisce con otto punti. Adesso, Reggina-Catanzaro: gara da brividi, Reggio non vuole smettere di sognare…
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