Una nuova era, nuove prospettive. Se il buongiorno si vede dal mattino, la Reggina targata Luca Gallo è destinata a far sognare il popolo amaranto, nella speranza che davvero si possa tornare agli antichi splendori. In attesa dei prossimi passi della nuova proprietà , è quantomai doveroso un pensiero per chi lascia le redini del club dopo 3 anni e mezzo.
Anni controversi, in cui non è mancata qualche soddisfazione ma allo stesso tempo non sono mancati gli errori ed i momenti difficili (un pò come quelli che vive una città sempre più “avara” dal punto di vista dell’unità di intenti). Senza nasconderci dietro un dito, è giusto ricordare che le critiche, fatto salvo il rispetto dei ruoli e delle persone, non sono mancate neanche da parte nostra.
Ma oggi a parlare è la storia. Evitando il secondo fallimento nel giro di tre anni e mezzo, Mimmo e Giuseppe Praticò hanno segnato un tassello importantissimo nel percorso ultracentenario della Reggina. Facendo ripartire i colori amaranto dopo l’onda nefasta del fallimento, e lasciandoli oggi, a gennaio 2019, in piena zona playoff e nelle mani di una Holding Nazionale dal fatturato millionario. Per capire cosà sarà dovremo pazientare, per sapere cosa è stato non abbiamo bisogno di pensare oltre.
Dai campi polverosi della D, all’arcobaleno di un nuovo sogno. Il closing odierno, consegna i Praticò all’altare dei vincenti. E ci fa ricordare che questa famiglia, a dispetto di un contesto economico oggettivamente drammatico, ha investito dei soldi per la Reggina, sottraendoli in più di una occasione alle proprie aziende ed alle proprie famiglie. Nel salutarli, non ci resta che rivolgergli un sentito e sincero GRAZIE.
Ferdinando Ielasi-Vincenzo Ielacqua
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