“Una squadra che lotti su ogni pallone per i colori amaranto, ed al tempo stesso esprima qualità importanti“. Con questa promessa, è ricominciata l’avventura di Massimo Taibi in riva allo Stretto. Una promessa quasi solenne, un momento che Taibi ha atteso per diciassette, lunghissimi anni…
Con venti gare disputate, è tempo di fare i primi bilanci in casa Reggina. E di sicuro, ad oggi possiamo dire che quella promessa è stata mantenuta. C’è voluto tempo, e non è stato per niente facile, visti i fisiologici tempi di ambientamento che servono ad un gruppo quasi completamente nuovo, ma soprattutto viste le enormi difficoltà che si sono presentate fin dall’inizio. La sensazione, netta, è che questa squadra si sarebbe potuta trovare ancora più in alto, se non fosse stata costretta a giocare quattro gare casalinghe in campo neutro o se non avesse incontrato “montagne russe” anche per quanto riguarda il lavoro di preparazione alla gara.
Al di là delle sensazioni, ci sono i numeri ed i fatti, entrambi giudici supremi della variegata materia calcistica. I numeri, dicono che la Reggina 2018/2019, con una partita ancora da recuperare, ha la migliore media da quando Reggio ha ritrovato il calcio professionistico. E dicono anche che, tra serie B e serie C, era dalla stagione 2011/2012 che non si registrava una media così alta. Anche i fatti, danno pienamente ragione alle scelte del direttore. A cominciare da Sandomenico, assoluto valore aggiunto di questo gruppo: “Non abbiamo bisogno di piazzare il colpo finale sul mercato, la nostra ciliegina sulla torta è Sandomenico”, aveva dichiarato Taibi dopo l’arrivo dell’ex Juve Stabia. Ma è soprattutto attraverso i giovani, serbatoio imprescindibile al netto delle strategie iniziali, che Taibi ha messo la firma su un lavoro fin qui eccellente. Confente, Kirwan, Solini, Seminara, Franchini, Mastrippolito, Tassi: tutti ragazzi voluti, lanciati e difesi a spada tratta, anche di fronte a qualche errore di gioventù che a volte è costato caro. Partita dopo partita, i “baby amaranto” hanno ripagato la fiducia.
Stando alle prime indiscrezioni, quanto fatto da Taibi non è passato inosservato agli occhi della nuova proprietà , che da qui a breve dovrebbe prolungargli il contratto di almeno altri due anni, ed affidargli pieni poteri gestionali. Nel frattempo, gennaio bussa alle porte, e il ds amaranto potrà completare un mosaico che si è dimostrato valido e vincente. Stavolta non serviranno rivoluzioni, basterà qualche ritocco mirato. Perché questa Reggina ha carattere e qualità , proprio come chi l’ha costruita…
f.i.
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