Sembra quasi di essere tornati indietro nel tempo di quattro anni, quando le vicende extra-calcistiche riguardanti la Reggina prevalevano sui risultati del campo che arrivavano balbettanti.
Penalizzazioni imminenti, una classifica che avrebbe cambiato forma di lì a poco tempo, deferimenti, stipendi e contributi non pagati. Mancherebbero solo i famigerati incentivi all’esodo e poi saremmo al remake vero e proprio. Una situazione di ansia e preoccupazione crescente giorno dopo giorno, verso un epilogo da evitare ad ogni costo. Quattro anni fa, nonostante gli sforzi in campo, con l’impresa del “San Filippo” nel playout con il Messina, e fuori dal campo, con una mobilitazione tentata in extremis, l’epilogo fu quello che tutti ben conosciamo.
La paura, a questo punto, è che la storia si ripeta appena quattro anni dopo. E sarebbe un colpo di grazia per la Reggina e per la città di Reggio Calabria, che in passato attraverso il calcio ha ottenuto le sue piccole rivincite. Una situazione che comporterà alla squadra un repentino balzo indietro in classifica nel momento in cui arriveranno le penalità : allo stato attuale, gli amaranto piomberebbero in zona playout.
Un film già visto, un déjà -vu che speriamo possa avere un epilogo identico al 2015 sul campo ma totalmente opposto fuori dal terreno di gioco.
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