La Reggina tiene bene il campo per 90 minuti, rischia praticamente nulla, ma si auto-punisce. Confente la combina grossa, Marotta ed il Catania ringraziano. Mercoledì c’è il Catanzaro.Â
LE SCELTE – Sciolta ogni riserva sul modulo (4-3-3), mister Cevoli ritrova Confente tra i pali. La novità sulla linea difensiva è rappresentata da Mastrippolito, che scalza Zivkov nel ruolo di quarto di sinistra. Confermato, in blocco, il centrocampo proposto con la Paganese. A sostegno dell’unica punta, Tassi, ci sono Tulissi e Sandomenico. Sottil, di contro, si affida all’ormai collaudato 4-2-3-1. Peppe Rizzo e Biagianti a fare da schermo davanti la difesa, la punta è Marotta.
PIU’ CATANIA CHE REGGINA – Primi dieci minuti alquanto spezzettati. Mastrippolito prima e Confente poi accusano un colpo all’altezza della testa. Niente di grave, ma quanto basta per richiedere l’intervento del dottor Favasuli. L’atteggiamento degli amaranto è spavaldo, propositivo. I ragazzi di Cevoli vogliono giocarsela ad armi pari, ma le imprecisioni, specie in uscita, fioccano. Al minuto 12 l’estremo difensore della Reggina rischia di combinarla grossa, dopo uno stop difettoso di piede, ma Marotta lo grazia. L’occasione per riscattarsi, però, è dietro l’angolo. Schema da palla inattiva per il Catania: Scaglia calcia a botta sicura dal limite dell’area, intervento prodigioso di Confente. Sulla respinta ci prova Marotta, ma il portiere di proprietà del Chievo con un colpo di reni devia in corner.
BRIVIDO MAROTTA – Il Catania aumenta la pressione, al punto da schiacciare la Reggina nella propria metà campo. Seri pericoli non se ne contano, fino a quando, allo scadere dei tre minuti di recupero, Marotta cicca clamorosamente la palla nell’area piccola. Amaranto, con un pizzico di fortuna, sul pari all’intervallo.
GIRANDOLA DI CAMBI – La ripresa si apre subito con un cambio. Mastrippolito non ce la fa, dentro Zivkov. Il Catania non sfonda, Conson e compagni reggono senza particolare affanno. Sottil e Cevoli provano a dare una scossa. Curiale e Llama per Biagianti e Vassallo. Tra le fila amaranto ci sono Franchini ed Emmausso in luogo di Petermann e Tassi. E sono proprio i due neo-entrati, un quarto d’ora più tardi, a confezionare l’occasione più ghiotta per i calabresi. L’ex Primavera del Sassuolo libera, con una palla illuminante, Emmausso che, davanti a Pisseri spara alto. Sul capovolgimento di fronte Marotta brucia in velocità Conson, ma la mira è da rivedere. Palla fuori.
FRITTATA CONFENTE – Così come accaduto a Rende, però, i minuti finali sono fatali agli amaranto. Llama da corner cerca direttamente la porta. Confente è sulla traiettoria, ma si lascia sfuggire incredibilmente la palla. Il più lesto è Marotta che, dopo una lunga serie di tentativi, va a segno. Nel finale non c’è nemmeno spazio per l’arrembaggio della Reggina. Vince il Catania, che ha sicuramente prodotto di più.
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