Non porta bene il Luigi Razza alla Reggina di mister Cevoli. Dopo il Monopoli, a Vibo passa anche la Virtus Francavilla.
Amaranto impalpabili e mai realmente in partita. I pugliesi passano con il minimo sforzo.Â
FALSO NUEVE – I numerosi impegni ravvicinati impongono a mister Cevoli un ulteriore mini-turnover. Fuori Zibert e Tassi rispetto alla formazione che ha conquistato un prezioso punto al Viviani di Potenza. Tornano dal primo minuto Sandomenico e Tulissi, il cui impatto sulla partita, mercoledì, è stato devastante. Dal 4-4-1-1 si torna al 4-3-3, con la difesa confermata in blocco ed un attacco che vede Ungaro nell’inedito ruolo di falso nueve. Il reggino Zavettieri risponde con un propositivo 3-4-1-2. Le chiavi della porta vengono affidate a Turrin, in amaranto la passata stagione ma con zero minuti disputati. In attacco il tandem Sarao-Partipilo.
RITMI SOPORIFERI – Lo spartito della gara è piuttosto chiaro: poche idee e tante imprecisioni, da entrambe le parti. La Virtus Francavilla nelle primissime battute di gioco si limita al controllo della sfera, senza affondare il colpo. La Reggina attende pazientemente il momento giusto per innescare il tridente leggero, che spesso scambia i ruoli, ma viene servito poco e male. La prima palla-gol arriva su calcio d’angolo. Conson fa la torre per Tulissi che gira la palla verso la porta, non inquadrandola. Due minuti più tardi ci prova Sirri con un perentorio stacco di testa da calcio piazzato, ma Confente si salva. Le occasioni latitano, il gioco anche. Alla mezz’ora gli amaranto recriminano. Ungaro calcia dalla media distanza, Turrin compie un pasticcio e Sandomenico insacca. Il guardalinee ravvisa una posizione di off-side, ma i dubbi restano (ed anche molti). L’ultimo quarto d’ora scivola via su ritmi più che blandi, squadre a riposo sullo 0-0.
LA REAZIONE NON C’E’ – Doccia gelata per la Reggina a rientro dagli spogliatoi: trecento secondi ed amaranto che vengono colpiti. La staffilata di Folorunsho dai 25 metri trova un Confente in colpevole ritardo. Pugliesi avanti al secondo tiro nello specchio della porta. Cevoli vuole cambiare qualcosa, ma le sostituzioni non producono alcun beneficio. Prima Emmausso e Zivkov per Franchini ed Ungaro, poi Zibert per Kirwan. Le punte, però, entrano troppo tardi. Tassi e Viola non cambiano l’inerzia della gara, la Reggina non si accende. Da rivedere l’atteggiamento e alcune scelte in corsa che avrebbe potuto raddrizzare la partita. Testa a sabato, quando gli amaranto ospiteranno la Juve Stabia di un altro reggino, Caserta.
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