La scheda del neo tecnico amaranto
Primo non prenderle? No, prima cercare di darle. A dispetto del suo passato da difensore, Gianluca Atzori è uno di quei tecnici che cercano di coniugare i risultati al gioco prettamente offensivo. Formatosi alla scuola di Silvio Baldini, il nuovo allenatore della Reggina cercherà il riscatto dopo la sfortunata esperienza di Catania. Un riscatto che passerà non tanto dai moduli (probabilmente proporrà il 3-5-2, ma ha già dimostrato di essere un tecnico camaleontico, praticando i più svariati schemi), quanto dalla mentalità e dalle motivazioni.
Gianluca Atzori- nato a Collepardo (Frosinone) il 6 Marzo del 1971
La carriera da calciatore-L’avventura calcistica di Gianluca Atzori prende forma e consistenza nel 1989, stagione in cui la Lodigiani lo preleva non ancora maggiorenne dalle giovanili del Ciampino: le presenze non sono moltissime ma la qualità emerge subito, tant’è vero che nel 90-91 arriva la chiamata del Torino, fresco di ritorno in A. L’esperienza all’ombra della mole tuttavia non porta i frutti sperati, e Atzori si ritrova a fare nuovamente le valigie, destinazione Terni. In Umbria, arriva la consacrazione: il campo il difensore di Collepardo stavolta lo vede eccome, trovando nel ‘92 coi rossoverdi, promossi dalla C1 alla B, la prima gioia da professionista. L’esperienza in cadetteria termina nel peggior modo possibile (ultimo posto e fallimento societario), ma il passaggio agli “odiati cugini” del Perugia, porterà ad Atzori altri successi: con la maglia del grifone infatti, troverà il primo gol in carriera, ma soprattutto, guidato da Castagner prima e Galeone poi, otterrà uno strepitoso salto dalla C1 alla A.
Fresco di promozione in massima serie, torna in serie B nel 96-97, e lo fa proprio con la Reggina. Un anno tanto breve quanto intenso, con gli amaranto che rimontano domenica dopo domenica, passando dall’ultimo posto di Buffoni, al decimo ottenuto con Guerini.
Dal 97 al 2001, diventa un autentico perno della difesa del Ravenna, superando le 100 presenze e realizzando 7 reti, anche se l’avventura coi giallorossi, così come a Terni, finisce malissimo: retrocessione in C e fallimento. Il successivo periodo di Empoli, si rivelerà importantissimo in chiave futura: allenato da Baldini, suo autentico maestro, Atzori con i toscani vince il torneo di B per la terza volta,e l’anno successivo debutta in serie A all’età di 32 anni.
Nel 2003, Baldini lo porta con sé a Palermo: 17 presenze in rosanero, prima di rescindere in anticipo il contratto (decisione dettata sia dai problemi fisici che dalla “rotta di collisione” tra lo stesso Baldini e Zamparini) e chiudere la carriera all’età di 33 anni.
Palmares- 2 promozioni dalla C1 alla B (Ternana 91-92, Perugia 93-94), 2 promozioni dalla B alla A (Perugia 95-96, Empoli 2001-2002).
Debutto con la Reggina: 13 Ottobre 1996- Lucchese-Reggina 2-0.
Presenze in amaranto: 23
La carriera da allenatore
Gli inizi, avvengono all’ombra di “maestro Baldini”: Atzori occupa il ruolo di vice a Parma, a Lecce e a Catania, tre annate piene di amarezza per Baldini, sempre esonerato (a Catania, Atzori proseguirà comunque il cammino in rossazzurro, restando in qualità di vice di Walter Zenga).
Nel 2008, in C1, la prima esperienza come responsabile di una prima squadra. Il Ravenna di Atzori sciorina un gran bel calcio, ma la promozione sfuma negli ultimi minuti della semifinale playoff col Padova, che sbanca il “Benelli” grazie ad un gol di un ex giocatore della Reggina, ovvero Gianluca Falsini.
L’amarezza per l’obiettivo sfumato, lascia spazio alla gioia per la chiamata del Catania, che lo lancia un po’ a sorpresa nella massima serie. In rossazzurro però, la sfortuna sembra accanirsi contro di lui: la squadra etnea se la gioca quasi sempre alla pari con tutti, e spesso e volentieri, pur sconfitta, riceve i complimenti di critica e avversari. Gli elogi non serviranno tuttavia ad evitargli l’esonero, che arriverà al termine del rocambolesco 3-2 di Siena (15 le giornate trascorse, 9 i punti raccolti dal Catania).
Dicono di lui
“Si tratta di una persona serissima e di un ottimo allenatore, che fa giocare sempre un gran calcio alle proprie squadre. Vedrete, Atzori ha un grande futuro davanti a sé”. (Pietro Lo Monaco- Rnp dell’11 Giugno).
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“Gianluca da calciatore dettava i tempi alla difesa, era un vero e proprio leader: insomma, il classico “allenatore in campo. Con il suo arrivo, credo che la Reggina risalirà la china e tornerà a recitare ruoli importanti. (Vincenzo Guerini- Rnp del 19 Giugno).
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Ferdinando Ielasi
Reggionelpallone.it
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