Non si placano di certo le polemiche dopo la composizione di gironi e calendari. Il patron della Viterbese, Piero Camilli, ai microfoni del Corriere dello Sport (parole riprese da TuttoC.com) ne ha per tutti: “Faranno fuori una società che è sempre stata tra le più corrette nei bilanci e nelle iscrizioni, mentre girano fidejussioni che non mi sembrano tanto regolari, non lo diciamo? Molte di quelle argomentazioni sono state superate dagli eventi e non ha più senso riproporle adesso, dopo che non ci sono stati più ripescaggi in serie B”.
E ancora: “Avevo avvertito una brutta aria che tirava e, tre giorni prima dei calendari, ho diffidato la Lega a operare in maniera oculata, tenendo in considerazione le nostre giuste esigenze. Ma che discorsi sono? Allora se non c’era la Viterbese, chi mandavano al sud, il Siena? Eppoi leggo delle siciliane che volevano andare al nord, ma la Reggina non ha voluto: e chi è la Reggina? Suvvia, siamo seri: è evidente che dopo i mancati ripescaggi in B doveva essere rimescolato tutto, perchè era cambiata enormemente la realtà geografica. Loro facciano quello che vogliono, io, intanto, martedì prossimo non gioco!”
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