Traghettatore della Campese fino alla salvezza, Santo Falcone si è guadagnato la riconferma sulla panchina dei rossoblù. E’ lui l’ospite dell’A tu per tu di questa notte.
Come giudichi l’organico a tua disposizione?Â
“C’è una buona intelaiatura, composta dalle conferme di molti ragazzi della passata stagione. Ci sarà qualche altro innesto, ma si tratta solo di puntellare qualche carenza dal punto di vista numerico. Il gruppo c’è, è presente. L’obiettivo è senza dubbio disputare un campionato senza grosse sofferenze”.Â
Su quali basi cercherai di costruire il vostro campionato?Â
“Penso che a questi livelli bisogna fare leva sul senso di appartenenza al territorio, tornare al campanilismo. E’ un identificarsi con ciò che si rappresenta, anche se quando si va ad incontrare realtà più vaste bisogna attingere da altre zone”.
Facciamo un passo indietro: che ricordo hai della tua esperienza al Val Gallico?Â
“Più che positivo, anche se non si è conclusa come avrei voluto. Non per il rapporto con la società , ma per la nota vicenda con il signor Costa di Catanzaro, con il quale c’è ancora una pendenza giudiziaria. E’ una piccola macchia che conto di pulire a breve. Ho comunque ottimi ricordi, giusto per quel concetto di senso di appartenenza, essendo io di Gallico”.
Chi è la favorita per il prossimo campionato di Seconda Categoria?Â
“Stando alle voci di mercato il Catona, forte dell’esperienza dello scorso anno. Credo sia la favorita, anche se non conosco tecnicamente le squadre della Piana, le quali hanno dalla loro un certo blasone. Poi, come ogni stagione, ci sarà qualche outsider…”
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