Nella giornata di ieri la commissione di vigilanza per i pubblici spettacoli del Comune di Crotone ha revocato l’agibilità dello stadio “Ezio Scida”; si tratta di una decisione pesante per i pitagorici che, anche partendo subito i lavori di adeguamento, rischieranno di giocare in campo neutro molte gare della nuova stagione.
Partendo dallo “Scida”, sulle pagine del Quotidiano del Sud è stata analizzata la drammatica situazione degli impianti calabresi: da Lamezia, con tutte le strutture sportive al momento inagibili (quattro stadi, palazzetto dello sporte e svariate palestre), a Cosenza, dove potrebbe saltare l’esordio casalingo contro il Verona per il rifacimento del manto erboso, a Catanzaro, con i lavori in corso al “Ceravolo” per ampliarne la capienza che dovrebbero essere completati in tempo per l’inizio del campionato.
E il “Granillo”? Rino Tebala fa il punto della situazione: “Al momento fervono i lavori per il rifacimento del terreno di gioco e del manto erboso, qualche sediolino in più sugli spalti dovrebbe esserci, ma sono i servizi igienici e le precarie condizioni dei vari settori che ospitano il pubblico a rappresentare i problemi più importanti da risolvere”. In alcuni servizi igienici non arriva acqua da parecchio tempo, saranno da verificare le condizioni della Tribuna Est qualora venisse riaperta dopo una stagione di chiusura. Infine l’illuminazione: “L’impianto va rivisto nel più breve tempo possibile, le partite in notturna non possono essere a rischio anche se, va annotato, quell’impianto oggi abbastanza vetusto, ha funzionato quasi sempre alla perfezione salvo qualche caso sporadico”.
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