“Date a Massimo quel che è di Massimo“. Giusto rendere merito al direttore sportivo della Reggina per quello che ha prodotto in questa sessione estiva di calciomercato. Sia chiaro, è ancora prematuro esprimersi sul reale valore della rosa. Campo e tempo sono i giudici chiamati ad emettere un verdetto in tal senso. La linea, portata avanti da Taibi e concordata con la società ,ha però raccolto consensi tra tifosi e addetti ai lavori: adesso si guarda al futuro.
Tuttavia ci sono alcune situazioni destinate a tenere banco nel corso degli ultimi giorni di mercato. I calciatori in bilico, in casa amaranto, rispondono al nome di Adriano Mezavilla e Danilo Amato. Scivolati in fondo alle gerarchie di mister Cevoli, il ds aveva a più riprese manifestato l’intenzione di cedere l’italo-brasiliano qualora fosse pervenuta un’offerta vantaggiosa per il giocatore. Nel momento in cui scriviamo non si registrano particolari movimenti attorno a lui, ma nel mercato si sa, basta una scintilla per scatenare una trattativa.
Per quanto riguarda, invece, il promettente centrocampista classe ’99, nel corso della trasmissione Tutti Figli di Pianca era stato lo stesso Taibi a metterlo sul mercato. “Ho parlato con mister Cevoli e si ritiene che la soluzione migliore possa essere quella di mandare il ragazzo a farsi le ossa in un’altra squadra che gli dia la possibilità di giocare 30 partite su 30“. Più chiaro di così…
Da monitorare Jacopo Sciamanna. Il reparto avanzato è numericamente coperto, ma l’attaccante romano, tra i sei a disposizione del tecnico, è forse quello che si sposa meno, per caratteristiche, con il tridente. Vero è che un suo impiego, dal primo minuto così come a partita in corso, permetterebbe a Cevoli di variare la sistemazione tattica, oltre che garantire un’alternativa di primissimo ordine, ma se Taibi dovesse mettere a segno il colpo di coda, chiudendo per un esterno d’attacco, le possibilità che Sciamanna lasci lo Stretto potrebbero salire vertiginosamente.
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