Siamo ai dettagli, poi Alessio Viola potrà finalmente riabbracciare i colori amaranto. Dopo essere stato più volte vicino al ritorno in riva allo Stretto, lui, figlio del Sant’Agata, tornerà in quella che è stata la squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico. Nell’ambito dello scambio con la Virtus Francavilla, a lasciare la città calabrese sarà Claudio Sparacello.Â
Il tridente di mister Cevoli si arricchisce, così, di un nuovo elemento, con caratteristiche pressochè diverse rispetto a chi c’è già in rosa. E’ fisiologico, però, che le carte verranno nuovamente mescolate.
Alcune, importanti, indicazioni sono state date dal buon test di ieri con la Salernitana. Maritato, per conformazione fisica, rappresenta la punta ideale nello scacchiere del tecnico della Reggina. Abile nel gioco aereo, concede alla squadra più alternative di gioco a seconda delle fasi della partita. Tulissi parte avanti nelle gerarchie offensive e quest’anno ha l’opportunità di dimostrare tutto il proprio valore in quello che è il ruolo a lui più congeniale, l’esterno alto a destra.
Emmausso ed Ungaro, poi, potrebbero spesso ritrovarsi in una situazione di ballottaggio e, ad oggi, appare difficile stabilire chi dei due parte avanti rispetto all’altro. Capitolo Alessio Viola. L’ex Taranto ha iniziato la propria carriera nel ruolo di seconda punta, salvo poi completare il proprio processo di crescita e consolidarsi da attaccante puro. A nostro modo di vedere, però, in caso di necessità Viola potrebbe addirittura disimpegnarsi da ala.
Chi resterebbe tagliato fuori (un po’ a sorpresa) è Jacopo Sciamanna. L’infortunio è ormai alle spalle e l’attaccante romano si sta allenando con dedizione in questo ritiro pre-campionato. Nella stagione passata è forse l’elemento che più è mancato lì davanti, a giudicare dalle prestazioni fornite quando in campo. Il sistema di gioco proposto da Cevoli, però, non gli si addice e Sciamanna potrebbe faticare a trovare spazio.Â
La certezza, nel momento in cui scriviamo, è che con l’arrivo di Alessio Viola l’allenatore della Reggina può ritenersi soddisfatto di quanto fatto in avanti, almeno a livello numerico. Due giocatori per ruolo, in sei per tre maglie: meglio di così…
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