Ai nastri di partenza del prossimo campionato di Prima Categoria ci sarà una Bovese che proverà a recitare il ruolo di mina vagante, tra l’esperienza maturata in queste due stagioni con due salvezze tutto sommato tranquille, e l’arrivo di un allenatore di prim’ordine come mister Paviglianiti; al tecnico verrà affidata una squadra ben collaudata, puntellata nel mercato estivo da alcuni elementi che saranno annunciati a breve.
Tuttavia, il club oltre al calcio ha anche un altro tipo di impegno: già la ragione sociale da diverse stagioni recita Bovese Onlus, in affiancamento all’associazione benefica; inoltre quest’anno la società ha organizzato una nuova iniziativa, destinando una parte del ricavato dalla vendita degli abbonamenti alla Fondazione Dr. Ambrosoli che opera in Africa. Di questa iniziativa abbiamo parlato con il presidente della Bovese, Giuseppe Neri: “Da poco meno di un anno è partito per l’Uganda il Dottor Squillace, pediatra di Bova Marina che tutti conoscono in paese e non solo qui, avendo egli lavorato anche all’ospedale di Melito; abbiamo deciso di devolvere una parte dell’incasso della vendita degli abbonamenti all’associazione della quale fa parte il Dottor Squillace. Ci sembra il minimo che possiamo fare, non dimentichiamo che siamo Bovese Onlus e pensare al bene di chi soffre è la nostra priorità .”
Con il presidente Neri abbiamo parlato anche di calcio, con la stagione 2018/2019 ormai alle porte: “Cercheremo di migliorare quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni, riconfermeremo gran parte della squadra, innestando in questo gruppo consolidato dei giocatori importanti, saranno due o tre, che ci permetteranno di fare il salto di qualità . A nome della società voglio ringraziare i mister Paone e Manti per quello che hanno fatto in questi quattro anni, ma dopo questo lungo periodo ci è sembrato il momento giusto per provare un nuovo progetto con nuove idee. Mister Paviglianiti è un allenatore che non ha bisogno di presentazioni, per lui parla il curriculum, ha una lunga esperienza nelle categorie superiori dove ha ottenuto risultati importanti pur non avendo sempre squadre forti. Il nostro obiettivo è quello di migliorarci, cercando di lottare fino alla fine per conquistare il quinto posto; giudicare le avversarie dal mercato è difficile, anche perché non sempre i nomi altisonanti o le spese folli ti portano al risultato prefissato. Il campo può sovvertire qualsiasi pronostico, è l’unico giudice e ci dirà se avremo lavorato bene; andiamo avanti in silenzio, senza fare proclami, attendendo di dimostrare il nostro valore sul terreno di gioco.”
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