Adesso è ufficiale. La Fip ha detto no al trasferimento di sede del titolo di Serie B da Reggio Calabria a Barcellona Pozzo di Gotto, sbarrando di fatto la strada alla Nuova Cestistica Barcellona, che aveva acquisito il titolo della Viola neanche un mese addietro.
Arrivati a questo punto, il proprietario del sodalizio siciliano, Aurelio Coppolino, tornerà a Reggio Calabria, per incontrare nuovamente le istituzioni ed esporre ulteriormente il proprio progetto. “Se il nostro ricorso verrà respinto ed a Reggio c’è condivisone, ripartiremo da lì”, ha più volte dichiarato Coppolino.
Di seguito, il comunicato di Barcellona in merito al mancato accoglimento del ricorso.
Nuova Cestistica Barcellona è costretta a fermarsi a seguito del rigetto da parte del Tribunale Federale, nella seduta odierna comunicato alle ore 16.00 via e-mail, del ricorso avverso al mancato nullaosta al , decretato dal Consiglio Federale il 13 luglio scorso per la morosità del Basket Barcellona di € 780,00 (Art. 148 Regolamento Organizzativo). Le motivazioni saranno rese note dalla Corte a 10-15 giorni da oggi (5-10 agosto).
Dichiarazione di Giovanni Perdichizzi.
Sono rammaricato per l’esito di oggi che decreta la fine di un progetto a cui mi ero legato per amore della nostra città . Mi ero reso disponibile ad allenare in Serie B solo per Barcellona Pozzo di Gotto.
Dichiarazione di Aurelio Coppolino.
Ringrazio Giovanni Perdichizzi per avermi dato fiducia sin dal 2 di giugno, permettendomi di acquisire quel titolo di Serie B che dal 4 di luglio, per 21 giorni, mi ha permesso di lottare con due soli obiettivi: garantire la continuità sportiva e tutelare il buon nome di Barcellona Pozzo di Gotto. A tal fine, comunico di essermi proposto poco fa al rappresentante degli ex tesserati del Basket Barcellona come unico garante nei loro confronti del saldo delle loro spettanze, prima della revoca dell’affiliazione al Basket Barcellona (31/12/2018) che decreterebbe, per tre anni, l’impossibilità di affiliare o trasferire società sportive con sede sociale in Barcellona Pozzo di Gotto. Come cittadino di Barcellona Pozzo di Gotto, mi scuso per il trattamento ricevuto dai Sigg. Friso, Consoli, D’Alessio, Grilli, Brunetti, Stefanini, Teghini, De Angelis, Gay, Pedrazzani, Efe, Caroldi, Sereni, Vandoni e Zivanovic. Barcellona Pozzo di Gotto, sebbene non sia riuscita – nemmeno stavolta – a dare dimostrazione di unità d’intenti, non si può permettere di vedere macchiato il nome suo e quello di 50.000 cittadini.
Ringrazio tutte le persone che hanno speso tempo ed energie in questa vera e propria battaglia. Una battaglia persa per diversi motivi ed a causa di determinate persone che, oggi, non ho la forza di nominare nuovamente. Sono deluso ed amareggiato, sebbene sia internamente sereno per avere dato fondo a tutte le mie energie.
Lascio la città per la necessità di tutelare un titolo di Serie B che non può più attendere oltre. Fra circa 20 giorni i giocatori già contrattualizzati dovranno riunirsi, mentre dovranno crearsi contemporaneamente, ed in tempi estremamente contingentati, tutte quelle precondizioni organizzative necessarie per un campionato competitivo come è quello della Serie B.
Da domani penserò al futuro mio e di un titolo sportivo importante che oggi assume ancora maggiore peso. Confido solo nei valori ricevuti dalla mia famiglia. Debbo purtroppo manifestare apertamente che tale finale era stato da me messo in conto perché Barcellona Pozzo di Gotto non è mai riuscita a manifestare condivisione. Ne ha dato conferma oggi.
Oggi è un giorno triste per Barcellona Pozzo di Gotto. Spero si avrà la forza di guardare in faccia i limiti di una comunità che necessita di una sterzata decisa a 360 gradi e quindi non solo nello sport. Ho dato il massimo. Non è bastato.
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