Più di sessanta anni di storia calcistica “a rischio”. E’ delicatissimo il momento che vive la gloriosa compagine della Bagnarese
con la storica dirigenza formata dai co-presidenti Oliverio e Tripodi, il presidente Onorario Ramondino e il dirigente Dominici, che hanno rassegnato le proprie dimissioni in seno alle società. Di fatto adesso, nessuno potrà convocare l’Assmeblea dei soci prevista dallo Statuto della società. “Il vero problema è quello economico – ha dichiarato ai microfoni di Reggionelpallone.it il presidente Francesco Oliverio- Per anni ci siano sobbarcati questo impegno ma adesso non ce la facciamo più. No abbiamo mai ricevuto nessun aiuto, a chiunque chiediamo una “mano” troviamo di fronte solo dei rifiuti. La Bagnarese ha una tradizione storica però è arrivato il momento che, tutti facciano la propria parte”. Il discorso di Oliverio non tocca l’amministrazione comunale che, in questi anni “ ha sempre garantito l’iscrizione al campionato”. Oliverio si rivolge quindi alla cittadinanza bagnarese rea, probabilmente, di non aver dato quell’aiuto indispensabile per garantire il futuro alla società. “Si è proprio cos – ammette Oliverio-. E’ arrivato il momento di dire basta perché non possiamo più andare avanti”. Il futuro della Bagnarese è quindi a tinte scure: “Non vedo, al momento, nessuna persona se rimanete intenzionata ad aiutare la società calcistica e questo non fa che rendermi ancora più triste.” Entro la prima settimana di Luglio si dovrà provvedere all’iscrizione al campionato di Promozione. Oliverio da un lato è pessimista (“ho il timore che il calcio a Bagnara possa scomparire perché non vedo alternative a noi”) ma dall’altro lato fa trasprire un piccolo spiraglio di ottimismo: “Io credo che il Comune farà la sua parte anche in questa stagione assicurando l’iscrizione al campionato, dopo di che penso e spero che si possano trovare le risorse economiche per affrontare il campionato di Promozione”. L’ex sindaco, attualmente consigliere regionale Santo Zappalà si è già messo in moto: le speranze che la società non chiuda battenti ci sono e bisogna cavalcarle a pieno anche perché, una realtà gloriosa e storica come quella di Bagnara non può e non deve chiudere assolutamente i battenti.
vi. iel.
reggionelpallone.it
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