Primo acquisto del mercato estivo del Locri versione 2018/2019 è stato Giovanni Condomitti, il centrocampista ex capitano della Cittanovese, classe ’94, personalità , carisma e piedi buoni, ottimo innesto per mister Scorrano.
Condomitti è intervenuto ai microfoni di RNP per presentarsi ai suoi nuovi tifosi: “Lasciare Cittanova non è stato facile, sono andato via da capitano della squadra della mia città ; nessuno poteva aspettarselo, ma ci sono cose nel calcio che non vi vedono, opinioni divergenti che possono portare a separazioni anche dolorose. Avevo il cuore diviso a metà , ma nel momento in cui ho capito che non c’erano più le condizioni per rimanere alla Cittanovese, mi sono guardato intorno. Tante società mi hanno contattato, ma il Locri mi ha fatto subito una bella impressione, miei vecchi compagni mi avevano anche parlato bene di questa piazza; credo che un’altra tifoseria come quella del Locri non esista in Calabria, è unica, non ha paragoni e vive di calcio. La società mi ha contattato e mi ha fatto capire che tipo di progetto avevano in mente, mi hanno fatto sentire stimato come uomo e come atleta e non c’è cosa più bella; sono sicuro che qui potrò fare il salto di qualità definitivo per la mia carriera.”
Condomitti arriva a Locri dopo una stagione da protagonista a Cittanova; cosa si porta dietro da questa grande impresa dei giallorossi? “Abbiamo giocato un grande campionato, soprattutto il girone di andata, con una squadra giovane che aveva tanta voglia di fare bene; il girone di ritorno è stato più difficile, molte squadre si erano rafforzate, ma nonostante tutto ci siamo salvati. Alla vigilia della stagione si era posta la salvezza come traguardo, ma non avremmo mai pensato di riuscire a conquistarla con sei giornate di anticipo, oltre ogni aspettativa. Porto con me il ricordo e le emozioni di un anno importante, spero di aver lasciato nei tifosi un buon ricordo per quello che ho dato.”
In precedenza, per un Giovanni Condomitti ancor più giovane, c’era stata la parentesi con la Reggina; come ha vissuto quel periodo? “Con la Reggina sono rimasto solo quattro mesi prima di passare al Roccella, ma per un ragazzo come me che aveva fatto tutta la trafila nel settore giovanile, vivendo a stretto contatto con i protagonisti della Serie A, poter indossare quella maglia è stato un sogno; alla chiamata ricevuta ho subito accettato con entusiasmo, non importava che si era in Serie D, a me bastava avere l’opportunità di giocare al Granillo con quella maglia. La Reggina fa parte di me, è stata la realizzazione di un sogno, un’esperienza bellissima, anche se breve, durante la quale ho avuto a che fare con delle persone stupende in società ; devo molto alla maglia amaranto, mi ha fatto crescere come calciatore ma soprattutto come persona.”
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