Tra gli attaccanti più forti nella storia della Reggina, Nick “dinamite” Amoruso ha vissuto tre anni importantissimi in maglia amaranto: 96 presenze e 40 gol, molti dei quali decisivi ed indimenticabili. Ai microfoni di RNP, l’ex attaccante pugliese ricorda i bei momenti passati in riva allo Stretto e condivide i suoi pensieri sulla situazione attuale degli amaranto.
Tre anni da leader in riva allo stretto. Qual è il momento più bello che ha passato a Reggio Calabria?
“I momenti sono tanti, a Reggio sono stato benissimo. Come non citare la salvezza della stagione 2006/2007: non dimenticherò mai la festa in città dopo la partita contro il Milan. Gli occhi della gente erano stracolmi di felicità . Ci siamo salvati contro ogni previsione ed eravamo davvero pazzi di gioia.”
Come avete affrontato la preparazione in quell’anno consapevoli di partire con quindici punti in meno delle altre squadre?
“Naturalmente è stata una batosta. La nostra forza è stata il gruppo, eravamo una rosa con esperienza e siamo riusciti ad imporci. Anche mister Mazzarri è stato importantissimo e ci ha aiutato molto a credere nell’impresa. All’inizio sembrava impossibile, ma c’erano tutti gli elementi per uscire da quella situazione e con il lavoro e l’impegno ci siamo riusciti alla grande.”
Qual è stato il momento in cui si è avuta la consapevolezza di potercela fare?
“La vittoria contro la Roma è stata senza ombra di dubbio la tappa fondamentale. In quella partita siamo entrati in campo con tutta la determinazione possibile e abbiamo giocato alla pari di una grande squadra come quella giallorossa. Il mio gol ci ha fatto capire che potevamo farcela e dovevamo continuare a lavorare al massimo per raggiungere un traguardo fino a quel punto insperato.”
Nick Amoruso è un nome inciso nei cuori dei tifosi amaranto. In un’ipotetica classifica delle squadre in cui ha giocato, in che posizione metterebbe Reggio e la sua gente?
“Sicuramente nei primi due posti: la Reggina e la Juventus sono le squadre in cui mi sono trovato meglio. A Reggio ho vissuto molte delle esperienze più belle ed emozionanti della mia carriera. I tifosi, poi, vanno oltre ogni classifica, lì c’è un calore ed una voglia di calcio che ti spingono a dare sempre di più.”
Cosa ne pensa dell’attuale situazione della Reggina?
“La seguo molto, il mio cuore è anche amaranto. So quanto è difficile venir fuori da queste categorie e cercare di risalire. Sicuramente è difficile costruire un buon progetto anche per le condizioni economiche non proprio rosee. Però vedo che gli amaranto sono sempre lì a lottare e mi auguro che qualcuno possa dare una mano alla società . Conosco molto bene il Presidente Praticò e so che è una persona per bene. Mi auguro che si possa al più presto trovare il modo per migliorare la situazione ed ambire almeno ad una promozione in Serie B. Reggio deve ambire a ritornare grande!”
Giovanni IracÃ
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