Gli anni passano, ma Sasà Alessi continua a mettere in campo tutta la grinta e la voglia che hanno contraddistinto la sua gloriosa carriera. Attaccante classe ’74, ha iniziato la sua carriera nella Taurianovese mettendosi subito in mostra e meritandosi la chiamata della Vigor Lamezia in serie C. Paolana, Rende, Acri, Rosarno, Gioiese le altre tappe di una lunga carriera, con il gol come comune denominatore. Dalla Promozione, approda in questa stagione alla Scillese di mister Crupi, per disputare un altro campionato da protagonista in Prima Categoria.
Stagione ormai agli sgoccioli, la Scillese occupa la terza piazza della classifica. A due giornate dal termine, sono cinque i punti che vi separano dalla capolista Archi. Le sue aspettative per questa stagione sono state rispettate?
“Avevamo l’obiettivo di arrivare ai play off e l’abbiamo raggiunto con due giornate d’anticipo. Dopo un inizio in cui tutto girava un po’ male ci siamo ripresi ed abbiamo ottenuto un buon piazzamento. Posso dire che le mie aspettative sono state ampiamente rispettate e adesso ci alleneremo al meglio per disputare i play off alla grande e cercare, magari, di ottenere qualcosa in più da questa stagione.
Lei ha sempre dato molta importanza alla guida tecnica di ogni squadra per cui ha giocato. Come si è trovato a Scilla con mister Fabio Crupi?
“Mi sono trovato benissimo. Mister Crupi è un ragazzo eccezionale, dalla sua ha il pregio dell’umiltà. Si pone sullo stesso piano dei giocatori e dello staff e ascolta i pareri ed i consigli di tutti. Ho avuto modo di conoscerlo di persona in questa stagione e siamo riusciti ad instaurare un ottimo rapporto. Ha avuto la voglia di rilanciarsi in questo campionato e sta ottenendo i frutti del suo lavoro. All’inizio del campionato, mister De Leo ha pagato le difficoltà di un gruppo giovane e poco coeso. Anche gli episodi non andavano a nostro favore e il morale era sotto i tacchi. Mister Crupi è stato bravo a farci conoscere meglio ed i risultati hanno iniziato a cambiare rotta.”
Quanto è importante il ruolo di Sasà Alessi all’interno dello spogliatoio e che rapporto ha con i compagni più giovani?
“Per me lo spogliatoio è sacro. Io sono una persona abbastanza socievole ed è difficile trovare qualcuno con cui non vada d’accordo. Inoltre, con l’esperienza ho imparato a capire il carattere dei compagni e a comportarmi di conseguenza. Mi piace scherzare all’interno dello spogliatoio ma so bene quando bisogna fare sul serio. E’ vero, ho tanta esperienza, ma non mi piace fare “il comandante”, cerco sempre di dimostrare che in alcune situazioni la mia conoscenza può aiutare. La questione giovani mi interessa particolarmente poiché non vedo più, nei ragazzi di oggi, la passione e la fame che avevano quelli della mia generazione. Mi dispiace vedere che non hanno più voglia di fare sacrifici. Forse il fatto di avere tutto non gli fa apprezzare la gioia di andare in campo a giocare a calcio. Probabilmente hanno tanti altri interessi. Quando vedo un ragazzo che ha delle qualità lo noto subito e cerco di dargli dei consigli. Per esempio quest’ anno ho conosciuto Carmelo Corrao, gioca nel mio stesso ruolo e in lui rivendo la mia passione, cerco di dargli tanti consigli perché secondo me ha le possibilità di far bene in categorie superiori.”
Nonostante gli anni che passano continua a giocare e raccogliere risultati, ha già pensato ad un suo eventuale ritiro o continuerà di pari passo con le giuste motivazioni?
“Ogni anno che passa per me diventa sempre più dura, so che si avvicina il giorno in cui appenderò gli scarpini al chiodo. E’ difficile anche soltanto pensare a questo passo, in me c’è ancora tanta passione per quello che faccio e fin quando il fisico me lo permetterà continuerò. La mia motivazione è ancora alle stelle, mi sveglio il giorno della partita carico a mille e con tanta voglia di giocare. Più il tempo passa, più mi rendo conto di quanto io tenga a questo sport. Il giorno in cui verrà meno questa forte passione capirò che è il momento di smettere. Per adesso spero solo di continuare a segnare.”
Giovanni Iracà
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