Stagione finita per la Viola Reggio Calabria, sicuramente molto prima del previsto. L’ultimo atto al PalaCalafiore ha lasciato un ricordo meraviglioso che verrà gelosamente custodito nel cuore di tutti i tifosi presenti ieri al palazzetto. Uno spettacolo da brividi (dove non è mancata anche qualche lacrimuccia), in cui staff e giocatori, al termine del match, si sono concessi all’abbraccio pieno di orgoglio e gratitudine che ha riservato loro la meravigliosa curva neroarancio.
Poco da dire sulla partita: ci mette due quarti e mezzo la Viola per carburare, prima di “azzannare” definitivamente la partita contra una Napoli oggettivamente inferiore, il cui destino è legato ora ai play-out nonostante le sole tre vittorie conseguite nell’arco di tutto il campionato. Tanto spazio alle riserve e molti minuti per Taflaj, Carnovali e Agbogan, mentre nel finale c’è anche gioia per il giovanissimo Bianchi che può realizzare i suoi primi e unici due punti in stagione. Emozionanti i cori dedicati ad ogni singolo componente del roster e dello staff, tutti assoluti protagonisti di un’impresa straordinaria che difficilmente potrà ripetersi in riva allo Stretto e che niente e nessuno potrà cancellare.
Terzo posto conquistato meritatamente sul campo a suon di vittorie: Viola prima nel girone ovest considerando solo il girone di ritorno, frutto di un cammino da 11 vittorie e 4 sconfitte ed un percorso quasi netto lontano da Reggio, se non fosse per la recente trasferta di Treviglio in cui Fabi e compagni si sono arresi all’ultimo possesso per un solo punto. Numeri da capogiro per un campionato da sogno che avrebbe proiettato la Viola ai play-off dopo tempo immemore, occasione più che ghiotta per riempire ulteriormente un palazzetto favoloso, teatro quest’anno di tantissime soddisfazioni.
Ringraziamento speciale, ad un uomo che è entrato fin da subito nel cuore dei tifosi grazie alla suo correttezza, gentilezza ed umiltà , autentico condottiero di un gruppo unito e compatto fino alla fine. Coach Marco Calvani ha da sempre sostenuto la grandezza di questa squadra, convinto di poter realizzare veramente qualcosa di grande. Partita dopo partita, anche quando le cose non giravano per il verso giusto, lui ha sempre mantenuto la calma e, alla fine, i risultati gli hanno dato ragione. Se la Viola è arrivata dove è arrivata, gran parte dei meriti sono senz’altro suoi.
Non tutto è però perduto. La fine non è ancora arrivata. Le ultime speranze risiedono nel Collegio di Garanzia del Coni, ultima sentenza prima di poter capire quale sarà veramente il destino della società neroarancio e, di conseguenza, di un’intera città che vive per questi gloriosi colori.
Marco Iurato
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